La storia della mafia siciliana, e della lotta di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per debellarla, è l’anticamera della Seconda Repubblica. Conoscerla significa capire meglio il paese in cui viviamo oggi.

Un fatto umano. Storia del pool antimafia di M.Giffone, F.Longo e A.Parodi (Einaudi)

Nel ventennale della morte di Falcone e Borsellino, l’omaggio piú poetico a chi ha combattuto la mafia nella ferma convinzione che, come ogni «fatto umano», prima o poi avrebbe avuto una fine.
Tra gli anni Settanta e l’inizio dei Novanta, Cosa Nostra è l’organizzazione criminale piú potente al mondo, e la Sicilia il crocevia in cui le trame del potere si intrecciano in un nodo scorsoio che prende al collo l’Italia intera. Palermo è il teatro dell’ascesa dei Corleonesi di Totò Riina, che scatena una guerra interna alla mafia e contemporaneamente lancia un assalto frontale allo Stato.
Chiunque provi a ostacolarlo viene annientato. In questo clima di violenza, nonostante tutto, un manipolo di uomini intraprende una lotta per contrastare la mafia e recidere i legami che l’avviluppano alle istituzioni.
Gli effetti di questa lotta si proiettano tuttora nella vita pubblica italiana. Un fatto umano è la ricostruzione a fumetti di quegli anni, e unisce, nell’inconsueta bellezza delle tavole acquerellate, una vastissima ricerca documentale e una narrazione visionaria.
Le immagini prendono vita grazie alla voce del puparo e cuntista Mimmo Cuticchio, che mette in scena l’epopea del pool antimafia di Palermo – Falcone e Borsellino in testa – sullo sfondo di una Prima Repubblica avviata al tramonto. Nel volgere di appena un decennio, una serie di scandali e di inchieste giudiziarie (dal caso Moro alla vicenda Sindona alla Loggia P2, fino alle stragi di Capaci e via D’Amelio) stravolge gli assetti politici e apre una nuova imprevedibile stagione. Un fatto umano è una storia di vittorie e sconfitte pagate col sangue. È la storia degli anni piú oscuri del nostro Paese, i cui frutti avvelenati subiamo ancora oggi.

Manfredi Giffone è nato a Torino nel 1977. Questo è il suo primo romanzo a fumetti.

Fabrizio Longo è nato a Genova nel 1978, si è diplomato in Comunicazione visiva e in Fumetto presso la Scuola Chiavarese, collabora come disegnatore per vari editori di fumetti.
Dal 2005 lavora inoltre nel Mon Ame studio, che ha contribuito a fondare.

Alessandro Parodi è nato a Genova nel 1981, si è diplomato alla Scuola Chiavarese del Fumetto. Nel 2005 ha fondato il Mon Ame Studio, con cui realizza fumetti, illustrazioni e progetti grafici.