Stefania Petyx e il bassotto

Un palco al femminile quello di ieri sera a palazzo Nicotera: Raffaella Calandra, giornalista di Radio24 ha conversato con Stefania Petyx, volto noto di Striscia la Notizia (e bassotto) sull’efficacia della divulgazione di inchieste scomode attraverso mezzi quali il notiziario di Antonio Ricci e sugli effetti di queste, facendo riferimento alle intimidazioni ricevute.

“Io su Palermo da anni rompo le balle, prima o poi il conto doveva arrivare – racconta la Petyx – e infatti ho trovato una scritta sul muro di casa mia «Petyx Boom» e non era il nome di un cocktail. È il mio lavoro, sapevo sarebbe successo”. La Petyx racconta i surreali casi di malfunzionamento della pubblica amministrazione siciliana, il paradosso dei beni confiscati alla mafia per poi essere abbandonati, l’angoscia provata a Corleone mentre era alla ricerca di Ninetta Bagarella, e sottolinea l’efficacia del metodo di denuncia di Striscia, in grado di arrivare a tutti e aumentare la consapevolezza dei cittadini. Ma non manca di citare esempi di buon servizio offerti dalla rete, menzionando i blog di Salvo Palazzolo, I pezzi mancanti, attraverso il quale il giornalista mette a disposizione di tutti i documenti che favoriscono l’accertamento di porzioni di verità. Mezzi e personaggi che concorrono a denunciare e a offrire opportunità di conoscenza ma che saranno vani, finché non ce ne fregherà niente.