Un romanzo forte e vero quello presentato nell’ultima giornata di Trame nel cortile del chiostro di San Domenico. “Veleno – La battaglia di una giovane donna nella città ostaggio dell’Ilva” di Cristina Zagaria, giornalista e scrittrice di origine tarantine ma residente ormai da anni a Napoli. Senza però il contributo di Daniela Spera questo libro non sarebbe mai uscito, non sarebbe mai stato scritto e non sarebbero state raccontate le ferite inferte dall’Ilva alla città di Taranto ma non solo.

Daniela Spera è una chimica, è una farmacista che lavora in una piccola farmacia all’interno di un centro commerciale di Taranto e dal 2009, al suo ritorno da Parigi, inizia a raccogliere e a studiare dati, storie, numeri, patologie dei cittadini di Taranto che in un modo o nell’altro si avvicinavo al bancone della sua farmacia. In poco tempo Daniela è divenuta un grandissimo punto di riferimento per queste persone e per la lotta al diritto alla salute. Nel libro si racconta, nonostante sia un romanzo, tutta la verità della città di Taranto, un territorio che sta lentamente ma inesorabilmente morendo a causa di quella che fu percepita come una risorsa. Quella grande industria che strappò la città dalla miseria dando lavoro a migliaia e migliaia di tarantini che oggi invece viene percepita come il più grande disastro d’Europa. Perché Taranto è la città più inquinata d’Europa, dove i bambini nascono già con tumori, dove gli operai e i cittadini respirano da anni polveri sottili, diossina e tutto l’inquinamento prodotto da quella fabbrica di morte. Daniela, che non si sente un’eroina e non vuole essere considerata una protagonista, ha catalogato ogni patologia presente sul territorio cittadino, le ha denunciate al mondo intero arrivando ad essere coinvolta nell’incidente probatorio come consulente di parte di alcuni cittadini.
Il romanzo, edito da Sperling&Kupfer, racconta la normalità straziante di Taranto, dove i cittadini sono ormai della cavie umane utilizzate per ogni sorta di esperimento legalizzato, dove si sta consumando una delle più grandi devastazioni ambientali d’Italia, una città dove stanno saltando tutte le regole, dove il DNA dei cittadini si è modificato nel tempo, provocando così alterazioni genetiche che possono essere trasmesse in tutto il mondo. A causa dell’Ilva tutta l’Italia, tutta l’Europa rischia.
Nonostante la chiusura dell’Ilva e il termine di questa storia siano ancora lontane, Daniela è diventata un vento impetuoso che ha come obiettivo quello di far cadere i poteri forti che si celano dietro al disastro di Taranto. “Veleno” è semplicemente un romanzo scritto da una brava giornalista che ha dato voce ad una brava chimica-farmacista. Donne che non vogliono arrendersi, donne che con ostinazione cercano un risveglio dei proprio concittadini per arrivare ad annientare quel mostro che sta uccidendo speranze e bambini.