Con un pamphlet appassionato ma lucidissimo Nando dalla Chiesa disinnesca uno a uno i pericolosi cliché che ancora offuscano la nostra percezione della mafia. E quelli, altrettanto comuni, sulle strategie per combatterla.

La mafia non è misteriosa né invincibile. Negli ultimi trent’anni molto è stato fatto per conoscerla e combatterla meglio, ma ancora esiste una barriera di luoghi comuni che la protegge. Troppi (e decisivi) sono i pregiudizi interessati sulla geografia e sull’identità del fenomeno mafioso, troppe (e decisive) le banalità sulle sue trasformazioni culturali o sui suoi modi di penetrazione nella vita economica e sociale del Paese. Comprendere che «la vera forza della mafia sta fuori della mafia», nelle alleanze e nei servigi che le giungono da una variegata e ultiforme zona grigia cosí come nelle mille forme di pigrizia o sciatteria culturale, vuol dire anche ripensare radicalmente i modi di contrastarla. Vuol dire riconoscere che il problema non è solo di forze dell’ordine e magistratura; e significa, al contempo, sottrarsi alle suggestioni eroiche che circondano talvolta i protagonisti dell’antimafia, per promuovere l’impegno consapevole e collettivo di «semplici» cittadini, portatori di superiori livelli di libertà e dietica pubblica.

Manifesto dell’Antimafia è un libro di Nando dalla Chiesa edito da Einaudi