“Insegnare è consegnare: quando hai vissuto tanto, hai visto tante cose hai il dovere di lasciarle in eredità a qualcuno”, è anche con queste parole che Nando Dalla Chiesa ha catturato l’attenzione del pubblico della terza giornata di Trame. 8, dialogando con John Dickie sul tema dell’amore per la professione dell’insegnante. Con passione, dedizione e amore il sociologo, professore e autore del libro “Per fortuna faccio il Prof.” (Bompiani) racconta un’insolita biografia collettiva. Protagonisti gli studenti, le loro realtà e le loro idee; una lettura appassionante, ricca di esperienze quotidiane condivise in modo unanime da entrambe le parti: professore e studenti.

Il libro racconta l’esperienza come docente del corso di studi in sociologia criminale quando, in seguito alla carriera parlamentare, Dalla Chiesa ha capito che questo sarebbe stato un percorso formativo molto utile: “chi fa le leggi in Italia spesso non sa nulla di mafia, nemmeno i magistrati che devono giudicare i reati di mafia hanno mai studiato il fenomeno” ha spiegato il sociologo. Un tema che potrebbe risultare apparentemente noioso, ma che dalle pagine si rivela appassionante: “un libro che ho divorato, un’esperienza di insegnamento che posso soltanto invidiare”, sottolinea John Dickie da professore lui stesso.

Fra gli studenti del corso di Dalla Chiesa, ragazzi che hanno vissuto la mafia sulla propria pelle o su quella delle loro famiglie: vittime di pizzo, o costretti ad emigrare dalla propria terra. Studenti da lui amati e stimati così tanto da dedicargli un libro, un rispetto ricambiato dai giovani che hanno da lui imparato soprattutto una cosa: la passione civile. “Molti dei miei studenti dopo la laurea hanno fondato associazioni antimafia, hanno creato siti web dedicati, scritto libri o costituito enciclopedie tematiche. – ha raccontato Dalla Chiesa – La cosa sorprendente è che molti dei miei studenti calabresi, dopo la tesi di laurea decidono di ritornare nella propria regione”.

“È il cervello che serve, non l’adrenalina”, è questo il consiglio che affida Nando Dalla Chiesa alle nuove generazioni vogliose di fare e di imparare.