Lo sguardo di un bambino può cambiare il destino di un uomo. Può anche impedirgli di diventare un assassino. È successo. Lo racconto Francesco Viviano parlando della sua biografia messa nera su bianco e riassunta da un titolo quanto mai esplicativo: Io, killer mancato.

Il giovane favoloso, filo conduttore dei cinque giorni di Trame.5 il festival lametino dei libri sulle mafie, è in questo caso un bambino. Quel bambino preciso nato in un contesto particolare ma che, senza rendersene conto, ha impedito a Francesco Viviano di piegare l’indice sul grilletto della pistola e pigiarlo invece sulla macchina da scrivere trasformandolo nel giornalista di successo che tutti conoscono. Un adulto e un bambino si guardano negli occhi e diventano un figlio che salva il destino di un padre. Il libro è ricco di aneddoti, di sofferenze, di ricordi, di gratitudine per una madre che ha dedicato l’intera vita a crescere da sola un figlio, facendo attenzione a tenerlo lontano dalle insidie in una terra, quella di Palermo, che ne è piena.