15MILA PRESENZE DI PUBBLICO, 50 ORE TOTALI DI FESTIVAL, 9 ORE DI WORKSHOP, 1 MOSTRA E 1 VIDEO INSTALLAZIONE, 25 ORE DI CONVERSAZIONI, 1 ORA DI DOCUMENTARIO, 9 MIN DI CORTI, 400 MIN DI FILM, 2 ORE DI CONFERENZE STAMPA, TRE ANTEPRIME NAZIONALI, PER 10 ORE DI TEATRO CIVILE, READING, INCONTRI MUSICALI E 28 LIBRI PRESENTATI.

OLTRE 30.000 KILOMETRI PERCORSI PER ARRIVARE FINO A LAMEZIA TERME, IN CALABRIA, DAGLI 85 OSPITI DI TRAME FESTIVAL E DAI 146 VOLONTARI. 

E I SOCIAL CHE SEGNANO UN AUMENTO DI VISUALIZZAZIONI  SULLA PAGINA FACEBOOK DEL +300% CON UNA COPERTURA DI PERSONE RAGGIUNTE AL PIÚ 100% (24163), COPERTURA INTERAZIONE POST +150% (24360), FOLLOWERS +150% , INTERAZIONE VIDEO +370% E IL  700% DI VISUALIZZAZIONI IN PIÚ PER PAGINA  E OLTRE DI 130.000 TWEET.

Numeri non freddi quelli di Trame Festival dei libri sulle mafie, ma calorosi quanto “il popolo di Trame” che ha colorato di verde e di Libertà Lamezia Terme dal 15 al 19 giugno.

Paolo Mascaro, Gaetano Savatteri, Armando Caputo

Paolo Mascaro, Gaetano Savatteri, Armando Caputo

Ospiti che dalla Gran Bretagna a Lampedusa consegnano un´edizione da considerarsi tra le piú riuscite -dice Gaetano SavatteriUna grande idea di  libertà che dalla Calabria è riuscita a parlare a tutta Europa. Trame si attesta sempre piú come un modello positivo per fare cultura al di la di ogni retorica”.

È soddisfatto Armando  Caputo Presidente della Fondazione TrameDopo anni di lavoro intenso  riusciamo  a cogliere il giusto interesse da parte delle Istituzioni e di partners nazionali che sostengono il nostro Festival che dal basso è riuscito a costruire una crescita di pubblico e portare Lamezia  all´ attenzione  nazionale”.

Trame.6 | Giusi Nicolini; piazza San Domenico

SOLD OUT AL GRANDINETTI PER MARCO TRAVAGLIO E FINALE  CON EXIT POOL

È sold out al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme per  Giorgia Salari e Marco Travaglio con il recital teatrale, “Slurp, Lecchini, cortigiani e penna alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati”. Ne ha per tutti, e con la formula della cronistoria, ci ha messi di fronte alla vera immagine dell’Italia di oggi: un Paese senza una propria identità, facilmente corruttibile. In maniera “leggera” ha fatto notare come negli anni abbia preoccupato di più il Rubygate piuttosto che la P2, o il lodo Alfano sconosciuto tra l’altro a molti.

I mass media omologati, cittadini sempre più assenti e felici di vivere nell’ignoranza, che votano una anno un partito, l’anno successivo quello opposto. Da Prodi a D’Alema a Veltroni, da Craxi a Berlusconi, non sono cambiate tanto le cose. Un musical da piangere e ridere perché in fondo nessuno ne esce bene, la bravura di Marco Travaglio è proprio qui: descrivere una realtà preoccupante lasciando il pubblico sorridente. E così si susseguono foto, articoli di giornale, dove si ripercorre l’Italia con Monti, Elsa Fornero che ha più scorta del giornalista Roberto Saviano. C’è anche Giorgio Napolitano al suo secondo mandato presidenziale a 88 anni messo a confronto con Papa Benedetto XVI, Papa dimissionario a 86 anni, un paragone che poco ha di ironico, da destra a sinistra, tutti i politici difendono la loro poltrona, il modo in cui lo spiega Travaglio fa si che emerga ironia ciò che in realtà è desolazione. Finito lo show si torna alla realtà, e il messaggio di Travaglio è molto importante e va letto in ogni sua parola, in ogni aneddoto o articolo: “possiamo e dobbiamo decidere se convivere con la corruzione, con una politica che fa gli interessi di pochi, se seguire una cattiva o comunque incompleta informazione, oppure rimboccarci le maniche e diventare teste pensanti e cittadini attivi. Perché la vera sfida è una, la consapevolezza: decidere se continuare a vivere nella paura o come pecore col capo chino, oppure alzare la testa in difesa della propria libertà, sviluppando la giusta coscienza critica, perché la verità rende liberi”.

E a chiusura il dato extit pool che elegge la nuova sindaca di Roma e conferma il Sindaco di Napoli è letto in diretta dal palco del teatro della Cittá.

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Giorgia Salari, Marco Travaglio

LA DOMENICA DI TRAME FESTIVAL

Trame.6 - la quinta giornata

Fiammetta Biancatelli, Giorgio Glaviano

 La sbirritudine di Giorgio Claviano, apre il pomeriggio del quinto giorno di Trame Festival, in un incontro condotto da Fammetta Biancatelli. Prima fatica noir dello sceneggiatore che diventerá una serie televisiva su Rai 2.

 E poi Palazzo Nicotera è stato teatro de “Il lato oscuro dell’Italia” di Enrico Bellavia  che con Gaetano Paci coordinati da Manuela Iatì (SkyTG24) hanno presentato in anteprima nazionale il libro“Sbirri e padreterni. Storia di morti e fantasmi, di patti e ricatti, di trame e misteri”. Un vero e proprio viaggio nelle carceri italiane dove tra 41-bis e “regime di carcere duro”. Storie che si intrecciano con quelle dei nuovi collaboratori di giustizia pronti a raccontare tutto e il contrario di tutto.

“Mafie. Dal Nord al Sud” quattro diversi volumi per un “tour di inchieste che hanno protagonista la geopolitica mafiosa in Italia. Sabrina Pignedoli con il suo “Operazione Aemilia. Come una cosca di ‘Ndrangheta si è insediata al Nord” (Imprimatur Editore), racconta il radicamento delle cosche di Cutro all’interno delle regioni del Nord Italia. Andrea Apollonio con il suo, “Storia della Sacra Corona Unita. Ascesa e declino di una mafia anomala” (Rubbettino) ed Isaia Sales con il libro “Storia dell’Italia mafiosa. Perché le mafie hanno avuto successo” (Rubbettino). Chiude la serie di presentazioni “La Calabria 2.0” (Città del Sole Edizioni) di Filippo Veltri,  in forza a Il Quotidiano del Sud, che ha coordinato l´evento.

Ma è anche il pomeriggio de “Il coraggio delle donne”. Gabriella Ebano, Carmelo Galati, Arcangelo Badolati che  coordina e tiene insieme il suo #iodamorenonmuoio con Insieme a Felicia di Gabriella Ebano.

Un punto di partenza per storie di donne che non si arrendono, cosí fu per la mamma di Peppino Impastato (Felicia) cosí è per la forza della denuncia di chi non è piú disposta a subire violenza di genere.

“La Calabria magica” di Gioacchino Criaco  ne“Il Saltozoppo” un libro di denuncia inusuale che vuole raccontare la bellezza dell’Aspromonte “madre di tutti noi, donna incantevole” soffermandosi sulla decostruzione del mito della forza indissolubile della ‘ndrangheta. Criaco abbandona il maschilismo che ha permeato Anime nere, spostando la narrazione verso il mondo femminile; quello delle donne, figlie di una madre incantevole e non malvagia, l’Aspromonte appunto.

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Gioacchino Criaco, Francesco D´Ayala

“Abbiamo vissuto un senso di colpa verso questa grande madre. Questo posto, così come ce lo hanno raccontato, è diventato la sede della cattiveria. Il luogo non può essere malvagio, è chi lo abita che è cattivo” un dialogo intenso tra l´autore e il giornalista GR Rai Francesco D’Ayala.

Al Teatro Grandinetti  la scena è tutta per Marco Travaglio e per la bravissima Giorgia Salari. Slurp elegge lecchini di corte e racconta l´ Italia immobile degli ultimi decenni. Tra ironie e letture sceniche che restituiscono il ridicolo di una stampa asservita al potere e di un´informazione capace di raccontare solo l´ovvietà.

MARCO TRAVAGLIO

Marco Travaglio

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