Il passato come fonte di conoscenza

L’origine del termine mafia? Le soluzioni a questo annoso interrogativo le prospetta Umberto Santino nel libro “La mafia dimenticata”.

Un testo corposo che muove dalla volontà di ricostruire l’evoluzione della criminalità organizzata abbracciandone vari aspetti. Un’opera di ricostruzione storica che riporta relazioni investigative, sentenze e verbali che consentono di fotografare la mafia dei primi anni rappresentandola come un sorprendente riflesso della modernità. L’autore nella stesura del testo ha adoperato alcuni documenti inediti della storia italiana redatti tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento dal questore di Palermo Ermanno Sangiorgio, insieme a questi figura anche un documento considerato introvabile: la bolla di componenda. Quest’ultimo è una testimonianza dello sconto dei reati da parte della Chiesa in cambio di denaro. Proprio la “monetizzazione della pena” effettuata dalla Chiesa di allora rappresenta il fulcro del lavoro dell’autore, sempre intento a ricercare nuove informazioni. «Perché – precisa Santino– lo studio deve servire a capire in che mondo stiamo e chi siamo. È la conoscenza, l’indagine serrata, minuziosa, l’unico strumento per decifrare e scardinare il fenomeno criminale». È il passato la fonte di questa conoscenza. Ovviamente questo non basta e l’autore ne è consapevole. Alla domanda del giornalista Carmelo Sardo sul perché non si sia ancora riusciti a sconfiggere la mafia, Santino risponde con fermezza proponendo un importante investimento pubblico che seppur non eliminerà le mafie in ogni caso ne potrà ridurre il potere. Un compito arduo data la forma camaleontica che appartiene alla mafia, una organizzazione criminosa che riesce a modellare la propria struttura a seconda delle repressioni dello Stato e del sentire comune.
Nondimeno a coronamento dell’analisi storica si delinea una soluzione al fenomeno: un progetto che interessi il piano repressivo-giudiziario, economico e sociale teso ad una società alternativa. Quindi non solo repressione, ma costruzione.