Firmata la convenzione tra la Fondazione Trame e l’ufficio Cultura del Comune di Lamezia Terme per la realizzazione di una sezione dedicata ai libri sulle mafie all’interno della Biblioteca comunale, sarà la più importante di tutta la regione.

La Fondazione TRAME e l’Ufficio Cultura del Comune di Lamezia Terme, a poche settimane dall’inizio della quinta edizione di TRAME Festival dei libri sulle mafie (17-21 giugno) pone un sigillo importante sulla divulgazione della tematica che è fondamento dell’unico festival in Italia dedicato ai libri sulle mafie, istituendo il “Fondo librario TRAME”.

La biblioteca Comunale si arricchisce di oltre trecento volumi frutto di altrettanti incontri svolti durante TRAME.Festival, che unitamente ad altri libri per ragazzi sono stati donati dalla Fondazione e dall’Associazione Antiracket di Lamezia ONLUS nel corso degli anni. “è questo il segno tangibile, di una collaborazione nata cinque anni fa e che sta maturando i frutti di una buona crescita culturale per Lamezia” dichiara il direttore della Fondazione Trame Tommaso De Pace e -continua-“una donazione che non è statica, ma che garantirà, così come sottolineato nella convenzione, una serie di iniziative comuni che durante l’anno saranno un costante appuntamento con i libri e la Cultura nel luogo per eccellenza ad essi dedicato”.

Un numero così importante potrà costituire, da oggi, una sezione vera e propria dedicata allo studio sulle mafie e porre le basi perché Lamezia abbia, sull’argomento, un centro studi unico in Calabria.

Un sodalizio, quello tra la Fondazione e l’Istituzione bibliotecaria lametina, che ha come comune denominatore la Cultura e l’importanza dello studio dei fenomeni mafiosi e che -come si legge nella convenzione- rende merito al lavoro che in questi cinque anni è stato fatto con la costruzione di un Festival che “L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme ritiene socialmente e culturalmente importante, per il prezioso lavoro culturale che svolge per il risveglio e sensibilizzazione delle coscienze, nella consapevolezza che la cultura può contribuire a sconfiggere le mafie”.

La donazione si arricchisce inoltre dell’installazione/simbolo “Mani in Alto” che l’artista Chiara Rapaccini ha realizzato per la terza edizione del festival lametino e che grazie ad un comodato d’uso gratuito potrà essere fruibile nei locali della stessa biblioteca.