«Si comincia con Adamo ed Eva, si prosegue con i filosofi, le tragedie, le commedie greche e poi le satire, i romanzi, Dante, Boccaccio, Machiavelli, Manzoni e Wilde e ancora Leopardi, Sciascia, fino ad Oriana Fallaci che nel suo romanzo d’amore “Un uomo” denuncia la corruzione del potere».

Esce in tutte le librerie italiane “Voce del verbo corrompere” (edito da Maria Margherita Bulgarini), della giornalista Angela Iantosca, un viaggio attraverso la letteratura, dalla Genesi ai giorni nostri, per raccontare la storia di corrotti e corruttori, di chi ha fissato per sempre sulla carta vicende realmente accadute che hanno travolto i politici o che non li hanno nemmeno sfiorati, per raccontare di come le leggi ad personam siano nate più di 2000 anni fa, di come i più potenti abbiamo sempre tentato di sopraffare i più deboli, di come la corruzione morale, dei corpi, dei costumi, della politica sia cominciata molti millenni fa. I telegiornali ci parlano continuamente di casi di corruzione, madre di tutti i mali, da cui partire per poter cambiare il corso della storia. Attraverso questo testo si intende far prendere consapevolezza di come il problema sia connaturato all’uomo e di come già gli antichi tentassero di affrontarlo e fronteggiarlo. Attraverso le loro opere il lettore sarà guidato nel compiere un viaggio nelle varie fasi della nostra storia, ma anche nella contemporaneità, con l’ausilio dei grandi letterati che hanno denunciato, con la poesia, la satira, la commedia e la prosa, la decadenza dei costumi, la violazione delle leggi, il malaffare, i politici.

Il libro

Pagina tratta da: Voce del verbo corrompere

Autori: Angela Iantosca

Editore: Collana Biblioterapia – Maria Margherita Bulgarini