Michele Prestipino è Procuratore Aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Romano di origini siciliane entra in magistratura nel 1984. Nel marzo 1996 sceglie la Procura di Palermo, dove fino al novembre 2008, si è occupato di moltissime delle più importanti inchieste antimafia.

Dalla cattura di Bernardo Provenzano arrestato l’11 aprile 2006 dopo 43 anni di latitanza, alle indagini sulle connivenze tra mafia, politica e sanità, con il processo all’imprenditore Michele Aiello ed all’ex Presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro. Nel 2008 approda alla DDA di Reggio Calabria dove lavora Giuseppe Pignatone, oggi capo della Procura di Roma. Tra i successi calabresi la cattura del boss Giuseppe Tegano, numerose inchieste che hanno tracciato la mappa delle cosche dell’area tirrenica calabrese portando ad un numero impressionante di arresti, fino all’inchiesta “Crimine” che ha svelato le profonde ramificazioni delle ‘ndrangheta al nord.

Suo il libro Il Codice Provenzano Ed. Laterza, un saggio sulla comunicazione del padrino della mafia. Recentemente ha pubblicato Il CONTAGIO – Come la ‘ndrangheta ha infettato l’Italia Ed. Laterza, in cui si racconta che “non c’è alcun pezzo di società che possa dirsi impermeabile al contagio mafioso”