Fotografare i volti, per Fiorenza Stefani, ha significato, in primo luogo, incontrare persone.

I soggetti fotografati, per il lavoro che  svolgono e per la natura del loro impegno, non vogliono mai apparire per quello che essi sono, ma per quello che fanno, sempre e solo come rappresentanti di interi mondi sociali. Volti la cui bellezza sta proprio nella decisione di lavorare con gli altri e per gli altri.

“” che ad  aprile a Roma e successivamente a Torino e a Milano ecc…, ha ricevuto la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Comune di Napoli, della Provincia di Roma, di Libera, della Federazione nazionale delle Associazioni antiracket e della fondazione Polis (Politiche Integrate di Sicurezza, per le vittime innocenti di criminalità e i beni confiscati), della Fondazione Silvia Ruotolo, del Comune di Brescia, della Casa della Memoria di Brescia, dell’Associazione Avviso Pubblico (Enti e Regioni per la formazione civile contro le mafie).

Questo progetto, attraverso i volti di persone che rappresentano diversi ambiti della vita civile (dai magistrati alle forze dell’ordine, alla scuola, alla Chiesa, ai giornalisti, agli scrittori, agli imprenditori, alle associazioni di diverse città italiane, con particolare attenzione al Sud Italia), vuole rappresentare e porre al centro dell’attenzione il tessuto sociale che opera nella legalità e combatte per essa.

L’iniziativa, che prevede una mostra itinerante del materiale fotografico realizzato e che assumerà connotati e dimensioni diverse, nel suo percorso attraverso l’Italia, arricchendosi via via di volti nuovi rappresentativi delle diverse realtà ed esperienze locali, ha l’ambizione di diffondere la conoscenza di tutto quel ricco mondo che rispetta le regole, anche nel silenzio e nelle difficoltà,  mostrando così a tutti, nel suo percorso tra le città italiane dal sud al nord, che è possibile, qualunque sia il punto di partenza, lavorare  nella legalità e per il bene comune.

Nella scelta dei volti fotografati sono state privilegiate associazioni, come Libera, che lottano contro la criminalità organizzata, e persone  che si battono per la conquista dei diritti civili e operano a favore degli immigrati e dei soggetti socialmente deboli.

La mostra sarà aperta al pubblico presso il museo Archeologico di Lamezia Terme dal 20 al 24 nei seguenti orari: 10.00 -13.00 e 18.00 – 24.00.