Con il sorriso e l’ironia hanno dimostrato come si può dire no alle mafie. La coinvolgente simpatia dei comici palermitani Salvo Ficarra e Valentino Picone, ha riempito piazzetta S. Domenico di un pubblico numeroso e variegato che è rimasto ad ascoltare fino all’una di notte.

Insieme al giornalista Lirio Abbate i due hanno commentato scherzosamente la loro partecipazione a Trame, nonostante vantino nel loro curriculum artistico molteplici sketch in cui si ironizza sull’illegalità. Prima di passare ad un sentito ed emozionato ricordo di don Pino Puglisi, il prete di Brancaccio ucciso dalla mafia nel 1993 a Palermo, Ficarra e Picone sollecitati da Lirio Abbate hanno ricordato il ventennale dalla strage di Capaci e Via D’Amelio nelle quali i migliori palermitani hanno perso la vita per mano dei peggiori. Secondo Valentino Picone prima o poi la mafia sarà sconfitta, “vinceranno i migliori che non sono i mafiosi”. Nel futuro, però, c’è posto per la speranza, vinceranno Falcone e Borsellino sui “cretini” che “si sentono furbi solo perchè hanno una pistola in mano”.

La ‘puntualità’ dei meridionali, il ponte sullo stretto e gli ingenti costi dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria di cui hanno goduto “le famiglie” accanto alle “infiltrazioni politiche nella mafia” hanno trovato posto nel sarcasmo dei due attori, che hanno fatto capire, sempre con il sorriso, che la mafia non conviene waterslides to buy.

Salvo Ficarra, Lirio Abbate e Valentino Picone

Sandro Ruotolo e Raffaele Cantone tra il pubblico di Ficarra e Picone

Pietro Grasso tra il pubblico di Ficarra e Picone