Roberta Mauri (foto Mario Spada)

Ambrogio Mauri è un uomo onesto lasciato solo a combattere contro un sistema cui molti altri imprenditori invece si erano asserviti, quello della corruzione e delle tangenti che balzeranno agli onori della cronaca per processi e operazioni giudiziarie quali Mani Pulite e Tangentopoli.

La storia di Ambrogio Mauri, raccontata nel libro “Un uomo onesto” di Monica Zapelli presentato oggi nella cornice di Palazzo Nicotera dall’autrice insieme alla figlia dell’imprenditore e al giornalista Fabrizio Gatti, non si svolge a sud ma a nord, nella povincia di Monza Brianza.

L’autrice, sceneggiatrice inoltre del film “I cento passi”, traccia un paragone tra le figure di Peppino Impastato e quella dell’imprenditore: due uomini onesti che hanno pagato con la vita e l’isolamento la propria scelta di vita. Entrambe morti per la loro onestà; ucciso il primo, suicidatosi il secondo.  Forte l’invito da parte dei familiari di Mauri a diffondere la storia del loro familiare perchè non scenda il silenzio e perchè da questa vicenda altri imprenditori possano prendere esempio e coraggio.