“Questo è un incontro particolare: le protagoniste, infatti, sono tutte figlie di vittime innocenti della mafia. Abbiamo chiesto loro di intervenire non per dare spettacolo, ma per trasmetterne memoria e coscienza, per attivare la responsabilità nei loro e nei nostri confronti; chi diserta si deve guardare allo specchio e vedersela con la propria coscienza”.