“La povertà colpisce soprattutto il Sud: triste è la situazione della Calabria“. È Giulio Cederna a riferirlo ieri a Palazzo Panariti, ma sono i dati Istat a confermarlo: quasi il 10% dei minori del mezzogiorno vive in condizione di povertà assoluta, mentre nel settentrione il dato scende al 3%, colpendo soprattutto le famiglie di immigrati.

Atlante dell’infanzia a rischio – Alla ricerca della giovine Italia è il testo a cura di Cederna basato su dati che riguardano i problemi sociali dei minori in Italia.

“Le città italiane” spiega Cederna, “non sono a misura di bambino; sono particolarmente felice, dunque, che Lamezia Terme abbia fuorviato a questo problema in occasione dell’allestimento del Festival, chiudendo alcune aree al traffico e rendendole pedonali”.

L’autore ha inoltre presentato un progetto di cui fa parte, Crescere al Sud: un’organizzazione che comprende trenta associazioni (tra le quali Libera) molto differenti tra loro, ma che cercano un linguaggio comune per arrivare ad un unico obiettivo. L’idea è quella di cercare di fare massa critica, di smuovere le coscienze“, dichiara Cederna. “Tra i tanti problemi legati ai minori, sono le liste di attesa per gli asili nido e la dispersione scolastica. Sulla scuola si continua a non investire”, spiega lasciando poi la parola allo scrittore Antonio Pascale, cresciuto a Caserta: “Le mafie a volte possono risultare simpatiche perché ti adulano e ti mettono in una situazione di potere dalla quale poi è difficile uscire”, spiega quest’ultimo. “Bisogna fare massa critica sulla mafia, sulla ‘ndrangheta e sulla camorra perché di loro si sa tutto: fondano il loro potere sulla droga e noi compriamo i loro prodotti”, conclude.

Nove scrittori nati al Sud (tra cui Erri De Luca e Roberto Saviano), si sono raccontati in un video girato da Giovanni Piperno e proiettato verso la fine dell’incontro.