Diego Bianchi

«Dopo la caduta del Governo Berlusconi anche io mi sono posto il problema di come sostituire Berlusconi negli sketch dei comici». È iniziato così il racconto di un anno di politica italiana realizzato da Diego Bianchi, alias Zoro. Il comico romano, da alcuni considerato “analista politico”, ha intrattenuto per oltre due ore la platea lametina con alcuni suoi video, da lui selezionati per raccontare l’ultimo anno politico attraverso i personaggi più significativi.

La narrazione per immagini è cominciata con i festeggiamenti a piazza Montecitorio per la caduta del Governo Berlusconi. È continuata poi con il “tecnico” (idraulico), arrivato per risollevare le sorti del Paese (e di casa Bianchi). Al terzo posto tra i personaggi dell’anno, per Zoro ci sono i mercati, non propriamente quelli finanziari, piuttosto quelli «dei pesciaroli romani». Non è mancata, in perfetto stile Zoro, la critica sferzante al principale partito di opposizione, il Pd, che, nelle parole del comico, «ha l’obiettivo preciso di perdere iscritti ed elettori».

E per la par condicio, video anche sul sindaco di Roma e il maltempo di febbraio nella Capitale che, a detta dello stesso Gianni Alemanno, costrinse i romani ad una settimana di clausura forzata a causa di «alberi poco avvezzi alla neve rispetto quelli di Bolzano».

Infine l’antipolitica, grande protagonista di questo 2012, che irrompe in casa Bianchi sotto le vesti di una trans-punk psichedelica interpretata dallo stesso Zoro e che si inserisce in quello spazio tra il governo dei tecnici e i partiti tradizionali.