Con tono appassionato e vibrante, Francesco Forgione ha raccontato stasera davanti a una piazza gremita le storie“inverosimili” – ma certificate – che compongono il suo ultimo libro Porto Franco, nel quale la vicenda del porto di Gioia Tauro diventa spunto per spiegare dettagliatamente i rapporti che intercorrono tra ‘ndrangheta, politica, economia e cultura, a partiredalla Calabria per estendersi a livello internazionale.

Come sottolinea il giornalista Gianfranco Manfredi il libro dipinge la storia di un’èlite criminale, rappresentata dalla famiglia Piromalli, dominante da quasi un secolo, sopravvissuta a faide e a vicende giudiziarie, radicandosi profondamente nel territorio calabrese e riuscendo a proiettarsi oltre i confini nazionali, globalizzando la propria economia. “La capacità strategica di livello professionale dei Piromalli – spiega Giuseppe Gualtieri, questore di Caserta - ha fatto sì che questi sfruttassero i vuoti lasciati dalla società civile e dalle istituzioni, passando per coloro che creano ricchezza”. Gli aneddoti raccontati con passione dall’autore, si popolano di nomi di personaggi illustri della vita politica, economica, giudiziaria del nostro Paese, da Dell’Utri a Mastella, le cui vicende si intrecciano con la vita dei protagonisti della ‘ndrangheta. L’autore esprime perciò la volontà di riportare l’attenzione sulla Calabria, non terra di origine di un fenomeno in espansione, ma come centro di egemonia e di controllo di interessi che dal porto di Gioia Tauro si espandono fino a Caracas e negli Stati Uniti. “Queste storie vanno raccontate, – ribadisce Forgione – perché la vera forza della ‘ndrangheta risiede nella sua capacità di inabissarsi e nel silenzio della società civile. La società calabrese deve rompere questi equilibri, aprire dei conflitti nel mondo della cultura, all’interno di ogni partito, per scalfire i rapporti tra ‘ndrangheta e politica” e debellare un potere criminale che si è impossessato del passato, del presente di una terra proiettandosi prepotentemente anche sul suo futuro.

Francesco Forgione durante la presentazione di Porto Franco

Giuseppe Gualtieri, Gianfranco Manfredi, Francesco Forgione