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 “Non possiamo permetterci il lusso di essere pessimisti...”

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di Lorenzo Zaffina e Valentina Ciambrone


“…e soprattutto non possiamo permettercelo in questo periodo storico”. A parlare, nel corso dell'incontro moderato da Giovanna Vitale è Raffaela Milano di Save The Children che, insieme a Giuseppe Provenzano (già Ministro per il Sud) e Giuseppe Smorto (giornalista), partecipano all’incontro intitolato “Resistere a Sud” nella seconda giornata del festival Trame.10. 
La Calabria, terra data per perduta nell’immaginario collettivo, è da lei definita come un ossimoro: “bellezza ed orrore allo stesso tempo”. Regione che incarna per eccellenza la questione meridionale, spesso dimenticata dallo scenario politico nazionale. I calabresi indossano le vesti sia di vittime, per la disattenzione delle Istituzioni italiane, che di carnefici, a causa delle scelte politiche compiute, ma soprattutto mancate, a livello locale.
Parlare di ingiustizie a volte però è astratto. Smorto, presenta una cruda realtà, riportando i dati che testimoniano un allarmante divario nord-sud, soprattutto nei confronti dei diritti di donne e bambini e pone a confronto due città italiane di pari abitanti, Reggio Calabria e Reggio Emilia, simili nel nome, ma non dal punto di vista dei diritti sociali garantiti (3 asili nidi presenti nella prima contro 60 nella seconda).
Raffaela Milano lancia l’allarme di una “zona rossa” dal punto di vista della povertà educativa, una delle ferite mai curate della realtà meridionale e soprattutto calabrese. La dispersione scolastica è prima di tutto un problema democratico, che va risolto anche ancorando la gestione dei fondi di ripresa alle comunità locali.
Sulla stessa linea è l’ex ministro Giuseppe Provenzano, che vede aperta una finestra di speranza che coinvolge giovani e adulti. Resistenza è sinonimo di liberazione da tutte quelle catene che tengono a freno il potenziale dei calabresi. “Il sud non è una causa persa”: per tornare a respirare bisogna avere il coraggio di non mollare.
È questo il momento di colmare le ingiustizie sociali, anche grazie alla nuova stagione di investimenti inaugurata dal PNRR, tramite patti educativi che puntano alla costruzione di infrastrutture sociali su cui fondare la cittadinanza attiva. 
Bisogna dare un’anima sociale all’azione di governo, al fine di soddisfare il desiderio, sempre più attuale, di vita in comune.
[23:18, 2/9/2021] Gentile Maria Francesca : “Non possiamo permetterci il lusso di essere pessimisti...”
“…e soprattutto non possiamo permettercelo in questo periodo storico”. A parlare, nel corso dell'incontro moderato da Giovanna Vitale è Raffaela Milano di Save The Children che, insieme a Giuseppe Provenzano (già Ministro per il Sud) e Giuseppe Smorto (giornalista), partecipano all’incontro intitolato “Resistere a Sud” nella seconda giornata del festival Trame.10. 
La Calabria, terra data per perduta nell’immaginario collettivo, è da lei definita come un ossimoro: “bellezza ed orrore allo stesso tempo”. Regione che incarna per eccellenza la questione meridionale, spesso dimenticata dallo scenario politico nazionale. I calabresi indossano le vesti sia di vittime, per la disattenzione delle Istituzioni italiane, che di carnefici, a causa delle scelte politiche compiute, ma soprattutto mancate, a livello locale.
Parlare di ingiustizie a volte però è astratto. Smorto, presenta una cruda realtà, riportando i dati che testimoniano un allarmante divario nord-sud, soprattutto nei confronti dei diritti di donne e bambini e pone a confronto due città italiane di pari abitanti, Reggio Calabria e Reggio Emilia, simili nel nome, ma non dal punto di vista dei diritti sociali garantiti (3 asili nidi presenti nella prima contro 60 nella seconda).
Raffaela Milano lancia l’allarme di una “zona rossa” dal punto di vista della povertà educativa, una delle ferite mai curate della realtà meridionale e soprattutto calabrese. La dispersione scolastica è prima di tutto un problema democratico, che va risolto anche ancorando la gestione dei fondi di ripresa alle comunità locali.
Sulla stessa linea è l’ex ministro Giuseppe Provenzano, che vede aperta una finestra di speranza che coinvolge giovani e adulti. Resistenza è sinonimo di liberazione da tutte quelle catene che tengono a freno il potenziale dei calabresi. “Il sud non è una causa persa”: per tornare a respirare bisogna avere il coraggio di non mollare.
È questo il momento di colmare le ingiustizie sociali, anche grazie alla nuova stagione di investimenti inaugurata dal PNRR, tramite patti educativi che puntano alla costruzione di infrastrutture sociali su cui fondare la cittadinanza attiva. 
Bisogna dare un’anima sociale all’azione di governo, al fine di soddisfare il desiderio, sempre più attuale, di vita in comune.

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