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Ultras. James Montague racconta: «I tifosi sono lo specchio della società»

James Montague al Trame Festival: «Per capire la società, bisogna guardare i tifosi»

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di Martina Nisticò

 

Lo scrittore inglese James Montague ha presentato quest’oggi alla quattordicesima edizione del Trame Festival il suo libro “Ultras”. L’intervento, in compagnia del giornalista italiano Federico Ruffo, che ha più volte condotto inchieste sui legami tra ‘Ndrangheta e squadre di calcio di Serie A. 
Nel corso dell’incontro, moderato da Tommaso Ricciardelli, lo scrittore inglese ha raccontato: «Il primo gruppo di Ultras che ho visto è stato in Israele. Se osservi i tifosi di una squadra vedi anche il loro orientamento politico». 
La tifoseria nei vari paesi rappresenta quindi, per Montague, un disegno perfetto dell’orientamento politico: «Il calcio è lo specchio della società. Se si vuole analizzare la società bisogna osservare i tifosi - e segue - si tratta molto spesso di uomini della classe operaia. Per conoscere il loro orientamento politico, basta utilizzare il calcio». 
Un esempio di ciò, portato dallo scrittore stesso, è quello del presidente neoeletto polacco Karol Nawrocki, un ex hooligan che ha partecipato alle rivolte politiche messe in atto proprio da loro.
Montague ha anche aggiunto: «Cosa può fare un giovane nel XXI secolo, la curva e il tifo restano l’unica comunità che gli resta in un mondo senza altro».
«Per me lo stadio e la curva riflettono la politica - spiega. Ovunque tu vada nel mondo, se vuoi sapere cosa pensa quello specifico segmento della società, basta guardare i tifosi. Ad esempio, i tifosi i Italia sono estremamente originali. Come puoi capire l’Italia se non capisci il suo calcio e i suoi tifosi?».
A proposito dei tifosi, lo scrittore li definisce «intelligenti, originali, politicanti e motivati, ma allo stesso tempo individui pericolosi». 
Parlando degli hooligans che per anni hanno terrorizzato le tifoserie inglesi, Montague dichiara: «Gli Ultras e gli hooligans tendono ad essere visti come due concetti uguali, ma in realtà si tratta di due fenomeni molto diversi. Gli Ultras italiani non sono gli Hooligans inglesi». 
«Ultras è un modo di vivere, di andare oltre, tutto per la tua squadra. Gli Hooligans sono violenza e solo violenza. I tifosi moderni non portano violenza negli stadi, gli Ultras hanno questo modo, questa bellezza nel presentarsi negli stadi. Gli hooligans sono la «parte militare degli Ultras – e aggiunge - sono separati ma legati allo stesso tempo dall’amore per le loro squadre e credo siano molto più pericolosi degli Ultras». 

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