Trame racconta le donne e lo fa in musica; la corte di Palazzo Nicotera diventa teatro di due diverse iniziative che, partendo dal contesto territoriale calabrese, si inseriscono nel dibattito sulla condizione del genere femminile nel mondo.
Protagonisti Karkadè Musica Company Ltd, collettivo musicale composto da un trio di chitarre del Conservatorio “Tchaikovsky” di Nocera Terinese (CZ) e da una voce (recitante e cantante), con il loro spettacolo musicale Caffè Letterario e Francesca Prestia, cantastorie catanzarese, impegnata nella promozione del suo ultimo lavoro Mare Nostrum.
«Raccontiamo tutte le forme d’amore verso le donne, dall’amore assassino all’amore vero e sano». L’intervento di Karkadè, dalla voce narrante di Fernanda Gigliotti coadiuvata dai maestri Enza Sciotto, Luca Laganà e Salvatore Mamone, ha raccontato la situazione delle donne di ‘ndrangheta per poi focalizzare l’attenzione sulla condizione delle donne curde che lottano contro il fondamentalismo islamico rifiutando ogni forma di discriminazione. Punto di incontro dei due blocchi, l’istinto materno che diventa strumento di protezione assoluta e viscerale verso i propri figli.
A conclusione della prima parte de Il coraggio delle donne, Karkadè ha incantato il pubblico recitando la poesia di Nazim Hikmet, Alla vita. Un inno alla purezza, all’inviolabilità dell’esistenza umana contro ogni forma di violenza, discriminazione e negazione dei diritti inviolabili:

“La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro il muro, ad esempio, le mani legate
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli altri uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più povero della vita.”
(N.Hikmet, Alla Vita)

Francesca Prestia

Francesca Prestia

Mare Nostrum racconta il coraggio delle donne del Mediterraneo; un bacino culla della civiltà e oggi mare dell’angoscia, delle tragedie, della morte. Il progetto nasce a Lamezia dal contatto di Francesca Prestia con Nijat, donna eritrea ospite della comunità Progetto Sud, che ha raccontato la sua condizione di donna protagonista di uno dei tanti “viaggi della speranza”.
Snocciolando una track-list densa di significato, la Prestia ha sviscerato tematiche complesse che sottolineano le difficoltà di essere donna in contesti complicati, poveri di ogni possibile forma di redenzione.
«Queste donne potrebbero ribellarsi. Noi donne siamo una risorsa. Possiamo salvarci dalla ‘ndrangheta, salvare i nostri figli» così Giuseppina Pesce durante un intervento mandato in onda nella trasmissione radiofonica di Radio3 Figli della ‘ndrangheta.
Musica di denuncia, musica narrante, musica che redime, che porta le donne a oltrepassare la forma, quegli schemi convenzionali fatti di brutali regole non scritte.

l´incontro