Vincenzo Macrì è entrato in magistratura nel 1970. E’ stato pretore mandamentale, quindi componente della sezione penale del Tribunale di Reggio Calabria, giudice istruttore per circa dieci anni, giudice per le indagini preliminari e presidente del Tribunale per le misure di prevenzione dal 1982 al 1985, periodo nel quale è entrata in vigore la legge Rognoni-LaTorre. In quel periodo il Tribunale per le misure di prevenzione ha emesso provvedimenti di confisca nei confronti delle più importanti cosche della provincia di Reggio Calabria, contribuendo, anche sul piano teorico, a formare la prima giurisprudenza in materia. E’ passato quindi alla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria quale sostituto. Dal 1993 ha fatto parte dei 20 magistrati componenti  della Direzione Nazionale Antimafia con sede in Roma, sino al 2010, prima in qualità di sostituto e, da ultimo, come procuratore aggiunto. In tale periodo è stato coordinatore, in tempi diversi, dei dipartimenti ‘ndrangheta, Cosa Nostra, Sacra corona unita. Si è occupato della legislazione e dell’applicazione del regime dell’art. 41 bis O.P., di ecomafie, di infiltrazioni mafiose in agricoltura. E’ stato applicato alle DDA di Reggio Calabria e  Bologna. Presso la DDA di Reggio Calabria si è occupato del processo “Olimpia”, il più importante processo sulla ‘ndrangheta calabrese, ed in particolare sui rapporti tra ‘ndrangheta, destra eversiva, politica. Dal 12 agosto 2010 è Procuratore Generale presso la Corte d’Appello delle Marche. Si è occupato prevalentemente di fenomeni mafiosi ed in particolare della ‘ndrangheta calabrese, di cui è uno  dei massimi esperti a livello nazionale. Ha scritto, insieme al fratello Carlo, anch’egli magistrato, l’unico commentario alla Legge antimafia del 1982, meglio nota come Legge Rognoni-La Torre, ed. Jovene;  Australian ‘ndrangheta,  insieme allo storico Enzo Ciconte, sulla presenza della mafia calabrese in Australia; Osso, Mastrosso e Carcagnosso insieme a Francesco Forgione ed Enzo Ciconte; Saggio sulla giustizia inserito nel libro Alle radici del mal paese di Ferdinando Cordova. E’ autore  inoltre di numerosi articoli e saggi su riviste specializzate, come DIKE; Narcomafie, Quaderni di storia contemporanea. Ha scritto le prefazioni ai tre libri di Fabio Jadeluca su Cosa nostra, camorra e ‘ndrangheta, di Petra Reski sulla ‘ndrangheta in Germania. E’ stato consulente della Commissione parlamentare antimafia e componente del Comitato per l’Alta sorveglianza sulle grandi Opere.