Libri, incontri con gli autori e con giornalisti del panorama regionale e nazionale, ma non solo.

Spazio al teatro, al cinema e alla musica con il coinvolgimento di diversi locali del centro storico. E poi i workshop sul giornalismo, il cinema, la street art e la premiazione del concorso fotografico “Le mani sulla mia città”, promosso in occasione dei 50 anni dall’uscita del film “Le mani sulla città”di Francesco Rosi.

Volti, linguaggi e testimoni della cultura della legalità si incontreranno per 5 giorni a Lamezia Terme nella quarta edizione di Trame, il Festival dei Libri sulle mafie, al via domani alle 17 al Chiostro San Domenico con l’installazione di Renzo Bellanca. 5 giorni di incontri, spettacoli teatrali, film che vedranno – tra gli altri appuntamenti – l’incontro con il Ministro per gli Affari Regionali Carmela Lanzetta (domenica 22 alle giugno alle 21.30 nella piazzetta San Domenico) e la prima volta a Trame del giornalista Marco Travaglio che presenterà il libro “E’ Stato la mafia. Tutto quello che non vogliono farci sapere sulla trattativa e sulla resa ai boss delle stragi” venerdi 20 giugno. Anche quest’anno il Festival dei Libri sulle mafie, promosso dalla Fondazione Trame, vede il patrocinio della Camera dei Deputati, Radio24 come media partner e l’Istituto Piepoli come partner tecnico.

Con il programma di quest’anno abbiamo cercato di dare spazio alle diverse sfaccettature e alle diverse sensibilità del mondo dell’antimafia” ha spiegato il direttore artistico Gaetano Savatteri per il secondo anno a capo della direzione artistica del festival. Nel programma elaborato insieme a Cristina Porcelli – evidenzia Savatteri – “rispondendo alle sollecitazioni che ci sono giunte negli scorsi anni, abbiamo coinvolto musicisti, giornalisti, artisti e giornalisti lametini con l’aspirazione che il Festival sia sempre meno qualcosa di calato dall’alto e veda la partecipazione attiva di chi fa informazione e cultura sul territorio” Music e Wine saranno protagonisti delle serate del festival in alcuni locali del centro storico lametino che hanno da subito sostenuto l’iniziativa “per veicolare il messaggio” – fa notare Savatteri – “che si combatte la mafia anche attraverso momenti di socializzazione e divertimento”.

I 50 anni dall’uscita del film di Francesco Rosi saranno ricordati, oltre che con il momento conclusivo del concorso “Le mani sulla mia città”, con la proiezione del film che si svolgerà domani sera 18 giugno a mezzanotte a Palazzo Nicotera. “Un film” – ha evidenziato Savatteri – “che è attuale perché ci spiega come le mafie riescono a colonizzare e mettere le mani sulle città, al Sud come al Nord”.

La quarta edizione del Festival “è stata un cammino in salita”, ha spiegato il presidente dell’Associazione Antiracket Lamezia Armando Caputo ringraziando tutti i sostenitori che hanno reso possibile Trame.4 con il loro sostegno economico e operativo.

A patrocinare il festival, l’Ordine dei Giornalisti della Calabria che quest’ anno – ha spiegato il presidente Giuseppe Soluri – “permetterà ai giornalisti che saranno presenti ad alcuni appuntamenti di acquisire i crediti per la formazione continua degli iscritti all’ordine, obbligatoria dal 1 gennaio di quest’anno”. Gli appuntamenti saranno: Giornalisti di frontiera in Calabria. Cronisti a confronto (18 giugno, ore 19 Chiostro San Domenico), Il Sud non si racconta a parole (19 giugno, ore 23 Palazzo Nicotera), E’ Stato la mafia (20 giugno, ore 21 Piazzetta San Domenico) e il workshop Trame di informazione previsto nei giorni 19 e 20 giugno a cura di Mimmo Calopresti, insieme ai giornalisti Antonello Caporale, Attilio Bolzoni, Gualtiero Peirce.

Il fatto che si sia riusciti ad arrivare alla quarta edizione di Trame è una buona notizia, la conferma di un successo che è la migliore risposta a tante polemiche paesane” ha affermato il Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza auspicando che “nei prossimi quattro giorni si discuta e si rifletta su quanto è avvenuto in questi anni a Lamezia sul fronte della lotta alla criminalità organizzata attraverso le operazioni della Magistratura e delle Forze dell’Ordine”.