Il calabrone ha ali troppo piccole e un corpo troppo tozzo per volare. Il calabrone però non lo sa e vola. Esattamente come il ‘nano maledetto’ del reading che lo scrittore Maurizio De Giovanni ha proposto a Trame.4.

Nel piccolo, sporco e cattivo Pelusa difficile non riconoscere le capacità sportive indiscusse del controverso personaggio Maradona, ma De Giovanni si concentra sulla magia, su quel sogno iniziato in Argentina su strade in salita, con gambe tozze e piedi piccoli che però riuscirono ad addomesticare la palla e ad entusiasmare generazioni di tifosi. Ad accompagnare le parole dello scrittore le note del musicista Andrea Mellace, e poco ci vuole per vederlo correre di nuovo quel ‘piccolo bastardo’ contro i biondi inglesi, prendere la palla e decidere che da solo è meglio, che da solo si arriva. Certo c’erano marcatori grossi e tanto campo da percorrere, c’era la tensione di un mondiale. Era impossibile segnare. Ma Pelusa questo non lo sapeva e segnò.