di Alessia Naimoli e Maria Grazia Figlia
Nella terza giornata del Festival Trame ha avuto luogo l’incontro "Fumetti & Graphic journalism. La nona arte come strumento di narrazione”. Hanno preso parte Luigi Politano, uno dei fondatori e direttore della Round Robin Editrice, Simona Bruni, direttrice del Museo Archeologico Lametino, Stefania Mancuso, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Fabrizio Sudano, della Direzione dei Musei Nazionali Calabria, intervistati dalla giornalista Cristina Porcelli.
Denominato “la nona arte” dal critico francese Beylie, il fumetto racchiude in sé un valore artistico per la sua abilità di raccontare storie con un linguaggio nuovo e in continua evoluzione, mediante la fusione di elementi visivi e testuali.
Il fondatore della Round Robin ha sottolineato l’importanza che ha avuto il graphic journalism in Italia già dagli anni Ottanta, poiché veniva, e viene ancora usato, come mezzo d’informazione e di denuncia. Nel 2010 la casa editrice ha dato inizio, infatti, alla pubblicazione di una collana dedicata al filone antimafia con il fumetto “Giancarlo Siani…e lui che mi sorride” di Alessandro Virgilio ed Emilio Lecce, che racconta l’uccisione del giornalista napoletano, vittima di camorra.
La mostra fumetto dedicata al giornalista e ospitata nel Museo Archeologico Lametino, rientra in un più ampio progetto culturale che mira alla valorizzazione dei musei nel territorio, realizzata con l’introduzione di contemporanee forme di comunicazione e storytelling che possono anche descrivere in modo innovativo la storia antica, patrimonio della nostra cultura. Il ruolo dei musei, infatti, consiste non solo nella conservazione di quest’ultimo, ma anche nella promozione della sua continua evoluzione.
Un esempio lampante di come le immagini e le illustrazioni possano risultare più eloquenti delle parole nell'impegno attivo della comunità.