Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri è stato tra gli ospiti della prima giornata dell’ottava edizione di Trame. Dialogando con il direttore artistico Gaetano Savatteri, il magistrato reggino ha presentato in Piazzetta San Domenico il libro scritto a quattro mani con Antonio Nicaso, “Fiumi d’oro. Come la ‘ndrangheta investe i soldi della cocaina nell’economia legale” (Mondadori).

Gratteri ha spiegato i meccanismi attraverso i quali l’enorme quantità di contante disponibile grazie alle attività illecite della ‘ndrangheta, viene riciclato nell’economia legale. Un sistema sofisticato, con la collaborazione di professionisti insospettabili,  che ha portato la mafia calabrese ad essere oggi la mafia più forte e più ricca al mondo. Si stima che la ‘ndrangheta fatturi ogni anno circa 43 miliardi di euro, di cui almeno il 75 per cento viene reinvestito nell’economia legale.

Per Gratteri “una delle armi per contrastare questo traffico di denaro è cercare di limitare al minimo l’uso dei contanti e favorire la tracciabilità. Più sono tracciabili i flussi di denaro, più si combatte il riciclaggio, il lavoro nero e lo sfruttamento. Meno contante c’è in giro, più c’è la possibilità di costruire una società legale. Per colpire i vertici della ‘ndrangheta bisogna avere un sistema giudiziario a tolleranza zero nei confronti del riciclaggio”.

“Fermare i fiumi d’oro” del denaro criminale reinvestito nell’economia legale è un imperativo categorico per Nicola Gratteri. Che rivolge un appello ai cittadini: “Qui questa sera siete in tanti ad applaudire. Ma non basta. Bisogna prendere posizione. Aspetto ancora dietro la mia porta i cittadini di Lamezia che vengano a denunciare racket ed intimidazioni”