Angela Iantosca è nata a Latina nel luglio del 1978, si è laureata in Scienze Umanistiche presso l’Università La Sapienza, con una tesi in Storia Romana. Dal 2003 svolge attività di giornalista per diverse testate nazionali. Da settembre 2013 a maggio 2014 ha collaborato con “L’aria che Tira”, programma in onda su La7, per la quale realizzava servizi come inviata dalla Calabria. Da settembre 2014 a maggio 2015 è stata inviata per “La Vita in Diretta” (RaiUno).Da gennaio 2017 è direttore della rivista “Acqua&Sapone”, freepress distribuito nei negozi omonimi e anche on line (www.ioacquaesapone.it) Nel 2013 ha pubblicato per Rubbettino “Onora la madre – storie di ’ndrangheta al femminile”. Nel 2015 ha pubblicato “Bambini a metà – i figli della ’ndrangheta”, edito da Perrone, finalista del Piersanti Mattarella e vincitore del Premio Speciale Onlus Memoria nel Cuore. A febbraio  2017 ha pubblicato con Vittoria Schisano “La Vittoria che nessuno sa”, edito dalla Sperling & Kupfer. A maggio ha contribuito con un articolo allo studio di daSud, edito da Perrone, e curato da Danilo Chirico e Marco Carta, “Under” sul rapporto tra minori, mafie e periferie. A maggio 2017 ha pubblicato “Voce del verbo corrompere” (Maria Margherita Bulgarini), per la collana “Biblioterapia”, di cui è condirettrice. A marzo 2018 ha pubblicato “Una sottile linea bianca – dalle piazze di spaccio alla comunità di San Patrignano” (Perrone). Da settembre 2018 porta in giro per l’Italia il monologo “Una sottile linea bianca” inserito tra i format del progetto We Free della comunità di San Patrignano, di prevenzione alle tossicodipendenze.  Ha pubblicato il racconto “L’urlo del Leone” nella raccolta “Siria. Scatti e parole” (Miraggi edizioni) e il racconto “Il mio sposo fedele” nella raccolta “Volti invisibili” per Africa Solidarietà Onlus

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