Marco Omizzolo è un sociologo, responsabile scientifico di In Migrazione, presidente del centro studi Tempi Moderni e ricercatore Eurispes e Amnesty International Italia. Collabora con un master dell’università Ca’ Foscari di Venezia, con il corso di alta formazione dell’Università di Pisa e con l’università Bicocca di Milano. Collabora anche come giornalista con varie testate italiane (Il Manifesto, L’Eurispes, Articolo 21, Il Venerdì, Espresso, Repubblica.it). Lavora da molti anni sul tema delle mafie in Italia comprese quelle straniere, delle migrazioni, della tratta internazionale a scopo di sfruttamento lavorativo e sul caporalato. Membro della consulta nazionale legalità della CGIL, il 18 aprile del 2016 è stato animatore dello sciopero che ha portato oltre 4000 braccianti indiani sotto la Prefettura di Latina per protestare contro caporali, mafiosi e sfruttatori. Lo stesso evento è stato replicato il 09 settembre del 2018 a borgo Hermada, piccolo centro rurale del Sud Pontino, con circa 1000 braccianti che hanno manifestato contro sfruttamento e caporalato. Ha all’attivo numerose pubblicazione scientifiche in Italia e all’estero. A gennaio del 2019 è stato premiato dal Presidente della Repubblica, Mattarella, con il titolo di Cavaliere della Repubblica per i suoi meriti nello studio e contrasto al fenomeno del caporalato e delle agromafie.