Servizi segreti nazionali e internazionali, forze criminali eversive, logge massoniche deviate sono stati i “poteri occulti” che hanno segnato e condizionato la storia dell’Italia a partire dalla nascita della Repubblica. Ne ha parlato la giornalista Stefania Limiti nel libro “Poteri occulti” (Rubbettino) presentato nella terza giornata di Trame.8 insieme allo storico Enzo Ciconte e al giornalista Claudio Cordova.

Chiave interpretativa fondamentale per capire i fatti eclatanti che hanno segnato la storia del nostro Paese, per la Limiti, è “il ruolo particolare dell’Italia nel contesto della guerra fredda. Ogni qualvolta nel nostro Paese si creavano le condizioni per cambiamenti in senso progressista, i poteri invisibili hanno impedito qualsiasi svolta per salvaguardare gli interessi atlantici.”

Sessant’anni di storia del Paese che, per la cronista, sono stati “sessant’anni di poteri segreti che hanno tramato nell’ombra, sessant’anni di servizi segreti che hanno agito per proteggere le forze criminali, sessant’anni di organizzazioni mafiose che hanno operato accanto ai governi e collaterali al potere.”

L’autrice si è soffermata anche sul ruolo delle logge massoniche in Italia, “un ruolo molto potente, funzionale a creare delle stanze del potere per poter condizionare i governi legittimi.” Parla anche del caso Moro la Limiti sottolineando come “il lavoro realizzato dalla commissione d’inchiesta nella XVII legislatura abbia smontato tante ricostruzioni del caso, ma non ha svelato nuove verità. Probabilmente i tempi non sono maturi”.

Sulla stessa linea lo storico Enzo Ciconte per il quale “nella storia di questo Paese, ogni qualvolta si temevano spostamenti a sinistra, arrivavano contraccolpi a destra. Anche la stampa e l’informazione hanno contribuito a dare forza ai poteri occulti, liquidando ogni tentativo di fare luce sui fatti come dietrologia o complottismo”