Antonio Maria Mira è nato a Roma il 5 gennaio 1954. E’ caporedattore nella redazione romana di Avvenire, giornale per il quale da anni cura le inchieste e i dossier di approfondimento. Dal 1989 è giornalista parlamentare e si è occupato in particolare del settore tra politica e giudiziaria seguendo, tra l’altro, le attività delle commissioni parlamentari di inchiesta e di controllo (Servizi di informazione e sicurezza, Stragi, Antimafia, Ciclo dei rifiuti, Bnl-Atlanta, Cooperazione allo sviluppo), la vicenda di “Tangentopoli” nel suo versante politico (le richieste di autorizzazione a procedere), il commercio delle armi. Da tredici anni tiene una propria rubrica sui rapporti tra politica e ambiente sul mensile “La Nuova Ecologia” per il quale scrive anche inchieste sui temi dell’illegalità ambientale. Dal 2001 insegna al corso di giornalismo ambientale organizzato da “La Nuova ecologia”. Tra il 2001 e il 2003 ha realizzato per “Raisat Album” (il canale satellitare della Rai) una serie 36 puntate dedicata alla “Storia delle rogatorie”; uno speciale per i dieci anni dalla morte di Giovanni Falcone; una serie di 55 puntate sul rapimento di Aldo Moro; uno speciale sugli interventi politici di Moro; uno speciale sul disastro del Vajont in occasione del quarantesimo anniversario. E’ stato chiamato a collaborare a numerose iniziative (seminari e incontri su tematiche relative a criminalità organizzata, legalità, beni confiscati, ambiente, sicurezza scuole, informazione) della Conferenza episcopale italiana, Anci, Cisl, Pd, Protezione civile, Azione Cattolica, Acli, Legambiente, Cittadinanzattiva, Libera, Avviso Pubblico, Federparchi, Greenaccord, Università di Camerino, Università Cattolica, Università di Roma La Sapienza, Fnsi, Regione Campania, Regione Toscana, Comunità della Val di Non, Politicamente scorretto, Diocesi di Napoli, Aversa, Nola, Sessa Aurunca, Comuni di Firenze, Padova, Bologna. E’ tra i promotori di Libera Informazione, scrive sul sito e partecipa a incontri nelle regioni assieme ai giornalisti locali. Fa parte della Commissione Consultiva Permanente di Avviso pubblico ed è tra gli autori del rapporto annuale “Amministratori sotto tiro”. Fa parte del Comitato scientifico del progetto “Libera il bene” promosso da Libera e dalla Conferenza episcopale italiana. Ha coordinato incontri e dibattiti in occasione di varie edizioni della Giornata della memoria e dell’impegno e di Contromafie. Nel 2006 ha coordinato gli incontri-seminari sui beni confiscati organizzati da Libera in Campania e collaborato alla realizzazione della prima edizione di “Contromafie” gli Stati generali dell’antimafia. Nel 2007 è stato docente del corso di formazione professionale sulla gestione dei beni confiscati, organizzato nell’ambito del Pon sicurezza del ministero dell’Interno e coordinato da Libera. E’ stato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio Alpi-Hrovatin. E’ stato vicepresidente dell’Associazione Stampa Romana, il sindacato dei giornalisti del Lazio. Nel 2006 ha vinto il premio “Ambiente e lagalità”, assegnato da Legambiente alle persone che in vari settori si sono particolarmente impegnati nella difesa della legalità e dell’ambiente, e il premio “Il Parco in prima pagina” promosso da Federparchi, Regione Liguria, Provincia di Genova, Parco regionale del Beigua. Nel 2007 ha vinto il “Premio Saint Vincent” per il giornalismo d’inchiesta, il maggior riconoscimento italiano nel campo dell’informazione. Nel 2010 ha vinto il premio “Sentinella del Creato” promosso da Greenaccord, Ucsi e Ordine dei giornalisti. Nel 2013 ha vinto il Premio Costruttori di Pace, promosso dalla Rete del Servizio civile e del disarmo, per l’informazione sulla lotta alle mafie e il Premio Giornalistico Nazionale per il turismo e l’ambiente “Gennaro Paone”, per le inchieste sulla “Terra dei fuochi”.

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