Antonio Ingroia, per oltre vent’anni magistrato a Palermo, allievo di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, dal 1993 ha lavorato al fianco di Gian Carlo Caselli, conducendo numerosi processi su Cosa Nostra e sui rapporti della criminalità con la politica e l’economia. Da pubblico ministero antimafia, si è occupato di vicende giudiziarie come il sequestro De Mauro, l’omicidio Rostagno, il caso Contrada, i processi Dell’Utri e Mori, fino alla scoperta e alle polemiche sui legami tra mafia e Stato dopo le stragi. Tra le sue più recenti pubblicazioni: C’era una volta l’intercettazione. La giustizia e le bufale della politica (Nuovi Equilibri 2009); Nel labirinto degli dèi. Storie di mafia e di antimafia (Il Saggiatore 2010); Palermo. Gli splendori e le miserie, l’eroismo e la viltà (Melampo 2012); Io so (con Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, Chiarelettere 2012).