“Portare in giro nelle piazze d’Italia questa macchina significa far camminare ancora oggi le idee di Giancarlo. Grazia a Trame e a tutti quelli che ricordano Giancarlo, il suo impegno come giornalista per affermare la legalità e la giustizia”. Così Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani, il giornalista de “Il Mattino” ucciso dalla camorra nel 1985 per le sue inchieste sui rapporti tra la camorra e la politica, ha aperto questo pomeriggio la quinta edizione di Trame, Festival dei Libri sulle mafie.

“I giovani favolosi”, le ragazze e i ragazzi italiani che ogni giorno si impegnano per costruire una società migliore, libera dalla mafia e dalla mentalità mafiosa, saranno i protagonista della quinta edizione della rassegna che per 5 giorni farà di Lamezia Terme la capitale della lotta alla mafia attraverso le armi della cultura, dell’incontro tra le persone, delle testimonianze di quanti ogni giorno nei vari ambiti della vita sociale fanno la loro parte per affermare la legalità e la giustizia. La Citroen Méhari, su cui viaggiava Giancarlo Siani mentre svolgeva il suo lavoro, ha fatto da cornice all’ apertura del Festival in Piazzetta San Domenico accanto all’installazione artistica di Renzo Bellanca. “Grazie ai tantissimi volontari che anche quest’anno hanno dimostrato con la loro partecipazione e il loro impegno che Trame è un grande patrimonio per questa città e questa regione”, ha detto il direttore artistico Gaetano Savatteri presentando il programma della prima giornata del Festival insieme al presidente dell’ Associazione Antiracket di Lamezia Armando Caputo.

Tra i partner del Festival, la Confcommercio, rappresentata da Anna Maria Lapini, componente di giunta con incarico per la legalità e la sicurezza, per la quale “la promozione della cultura della legalità è uno degli impegni che Confcommercio porta avanti da anni e manifestazioni come Trame sono da sostenere per il contributo importante che offrono al dibattito sociale sul tema della lotta all’illegalità e al malaffare e a tutte quelle azioni criminali che ostacolano la libertà di impresa e la crescita economica”.