Nell’ottava edizione di Trame, Festival dei libri sulle Mafie, sono numerosi gli autori e i protagonisti che con le loro azioni quotidiane sono un esempio di coraggio e legalità per tutti. In questo senso, nella biblioteca comunale di Lamezia Terme suonano significative le parole di Simona Zecchi, autrice del libro “La criminalità servente nel caso Moro” che oggi, primo giorno del festival, ha raccontato il lungo e coraggioso lavoro d’inchiesta che l’ha portata alla pubblicazione. Il libro-inchiesta sottolinea in maniera peculiare i tratti salienti del sequestro Moro e introduce, a 40 anni dai fatti, una documentazione inedita e nuove informazioni circa la tragica morte del leader democristiano, così che il lettore possa “leggere più storie insieme sullo stesso fatto”.

L’autrice, dialogando con Francesco Viviano de La Repubblica, ha raccontato le importanti novità raccolte nel libro. Mentre la responsabilità del rapimento è sempre stata attribuita alle Brigate Rosse, l’inchiesta della Zecchi mette in luce il ruolo svolto dalla criminalità organizzata durante i cinquantacinque giorni del rapimento: una presenza sempre accennata ma mai chiarita, nascosta tra le carte giudiziarie sommerse dal tempo.

Simona Zecchi ha infine spiegato come proprio durante il rapimento di Moro la ‘ndrangheta calabrese, abbia scalato i gradi del potere criminale giocando su più tavoli: con le istituzioni, i partiti e i terroristi.