Lamezia e la riflessione sul terzo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose hanno segnato la quarta giornata di Trame.8, con la presentazione del libro di Mario De Grazia “La notte della citta. Storie di ordinaria collusione di tre scioglimenti” (Pellegrini Editore), insieme al sociologo Vittorio Mete e al giornalista Attilio Bolzoni.

L’esigenza di De Grazia, emersa  successivamente al terzo scioglimento deciso dal governo nel novembre 2017, è stata quella di richiamare la società lametina “che fino ad oggi non ha discusso su questo terzo scioglimento” ad una presa di coscienza. Un’assunzione di responsabilità che deve riguardare la città in tutte le sue articolazioni, dalla politica al mondo dell’informazione alla Chiesa. “L’atteggiamento della comunità – sottolinea De Grazia – non può essere quello del rifiuto o dell’indifferenza, ma deve necessariamente essere quello della consapevolezza  e della presa di coscienza politica e civile.”

“Non si fa male a Lamezia parlando dello scioglimento – rimarca l’avvocato – ma si fa male alla città se non se ne parla e si torna a fare quello che si faceva prima come se non fosse successo nulla”.

Per Vittorio Mete “i tre scioglimenti di Lamezia ci dicono che non è soltanto un problema di infiltrazioni mafiose, ma è questione di come viene gestita la politica locale e di meccanismi deviati di raccolta del consenso”. Su questo De Grazia ha aggiunto “ se una coalizione imbarca undici liste e quasi trecento candidati al consiglio comunale, se non è mafia è un metodo che ci si avvicina”. “La  legge sugli scioglimenti – ha concluso De Grazia – è una risposta importante rispetto alle collusioni della ‘ndrangheta con la politica, ma per farla funzionare bisogna lavorare sul post scioglimento. Questa legge interrompe la malattia, ma non cura il malato che rischia di ammalarsi di nuovo”.

“Sentinella, quanto resta della notte?”. E’ con un passo di Isaia che Mario De Grazia conclude il suo libro, con un invito alla città ad accelerare la “fine della notte”, non guardando dalla finestra ma impegnandosi in prima persona. Ciascuno assumendosi le proprie responsabilità per il presente e il futuro di Lamezia.