Il regno di Musolino é l´Aspromonte. Ed é tra Santo Stefano in Aspromonte e San Luca che nel primo anno del 1900 Adolfo Rossi conduce il suo ultimo viaggio-inchiesta pubblicato, a più di cento anni di distanza in un´unica raccolta dal titolo “Nel Regno di Musolino” e che porta la prefazione e la postfazione di John Dickie e Fabio Truzzolillo.
In chiusura del progetto #tiLeggo “i libri contro le mafie” i due storici hanno incontrato gli studenti del Liceo scientifico “Michele Guerrisi” del Classico “Vincenzo Gerace” di Cittanova.
Con loro si sono confrontati sugli avvenimenti che, a cavallo tra otto e novecento, hanno segnato storicamente la nascita della ´ndrangheta.
«Abbiamo lavorato molto sul contesto storico, sulle metodologie di ricerca e sulle fonti – dice la Professoressa Silvia Tigani che ha seguito gli alunni nel percorso di lettura -. L´approccio alla materia storia, grazie a questo progetto, é stato differente ed ha molto interessato gli alunni che si sono confrontati con il territorio e con gli aspetti socio-culturali nel quale sono inseriti».
Nel dare il benvenuto la Dirigente Anna Maria Colella si dice «soddisfatta del progetto proposto dalla Fondazione Trame che con la Treccani ci ha offerto la possibilità di far parte di un percorso virtuoso e di crescita per i nostri ragazzi».
Il saluto di Paola Raso presidente dell´ACIPAC (associazione antiracket di Cittanova) ha preceduto le domande degli studenti che si sono addentrati nelle tematiche “mitizzanti” e storiche del fenomeno criminale in Calabria.
I giovani hanno posto domande sulla figura del “brigante” Musolino ma anche sul lavoro del giornalista Rossi che «Scavalca le barriere dell´inchiesta all´ italiana e fornisce, con la sua scrittura poco barocca gli elementi asettici di un giornalismo sul campo e fuori dalle logiche di possibili interferenze» dice John Dickie per rispondere ad una delle molte domande poste.
Riflessioni sul ruolo dell´informazione oggi e sull´attualità delle condizioni del territorio calabrese si sono intrecciate a domande sul cambiamento e sulla stabilità di alcune regole che invece, nel tempo, pare non abbiano subito nessuna variabile.
Entrano in gioco le descrizioni dei riti, delle figurazioni dettate nel ballo o nei giochi che simboleggiano la sottomissione nelle risposte di Fabio Truzzolillo, quando le domande poste toccano il tema delle interferenze sociali.
La territorialità, il sovraffollamento delle carceri, il compromesso con la politica sono gli argomenti a cui i due storici rispondono in tandem. «Ho trovato tanti giovani preparati ed interessati, curiosi di conoscere ed approfondire il tema delle mafie dal punto di vista storico -. Chiude Dickie- Le domande pertinenti mi hanno fatto capire che il progetto promosso da Treccani con la Fondazione Trame ha prodotto un risultato di alto livello, che é andato al di sopra delle mie aspettative».