Roberto Paolo, caporedattore del “Roma” e autore de “Il caso non è chiuso”, libro inchiesta sull’omicidio di Giancarlo Siani, e Gioacchino Tavella, socio fondatore dell’Associazione Antiracket di Lamezia Terme e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Trame, regalano ai volontari di questa sesta edizione un’occasione di dibattito e confronto sul tema della lotta alle mafie.

Roberto Paolo _incontra i Tramati

Roberto Paolo con i volontari

Essere qui con voi giovani volontari è una grande emozione” – inizia Paolo – “La parte più importante di questo Festival siete voi, che rappresentate il futuro, la speranza”. Continua poi raccontando come in realtà non esistano dei veri e propri “eroi antimafia”, ognuno di noi può esserlo. Tutti i cittadini che ogni giorno lavorano onestamente, che non accettano anche le più piccole ingiustizie e che fanno il loro dovere civico, sono nel loro piccolo degli eroi. Giancarlo Siani non era un eroe, ma un uomo che faceva semplicemente il proprio dovere, “solo” il suo lavoro e per questo temuto dalla camorra al punto di essere assassinato: “Fare le cose bene e con passione per togliere aria alla criminalità organizzata”.

Tavella ha invece raccontato ai giovani volontari com’è nato il suo impegno con l’Associazione Antiracket: “La mia esperienza non vien fuori da un vissuto personale, non mi hanno mai chiesto il pizzo, ma da un coinvolgimento esterno. Ho iniziato ad ascoltare le storie di altri imprenditori locali, delle pressioni subite, delle minacce ricevute. Sono stati questi uomini e le loro storie a farmi riflettere. Mettersi nei loro panni ha fatto nascere in me il desiderio di fare qualcosa, di dar vita all’associazione ”.

Tavella _Tramati

Gioacchino Tavella

Come difendersi quindi dalle mafie? Come riuscire a combatterle senza usare le loro stesse armi? Non rinunciando alla nostra voglia di vivere in una società libera e quindi denunciando ma, soprattutto, informandosi! Oggi la criminalità organizzata si combatte meglio e più degli anni passati anche perché ci sono giovani (e non) che la “affrontano” discutendone. Parlane ne porta alla luce i vari aspetti e sfaccettature: è solo conoscendola fino in fondo che la si può sconfiggere.