Sono 186 i giornalisti minacciati dall’inizio del 2013. A contarli è l’osservatorio Ossigeno per l’Informazione, impegnato dal 2008 nel sostegno, anche giuridico, dei giornalisti che si occupano di temi ‘scomodi’.

Gerardo Adinolfi ha declinato al femminile e raccolto le storie di tre croniste minacciate nell’ebook “La donna che morse il cane”, pubblicato da Informant in collaborazione con la  stessa Ossigeno Informazione. Sul palco del Trame Festival sale una delle protagoniste, Marilena Natale, insieme a Ester Castano, giornalista lombarda di 23 anni, e Francesca Viscone, saggista di Lamezia Terme.

“Ho 40 anni, 2 figli e ho fatto giornalismo per caso”, sono le parole utilizzate da Marilena per presentarsi. “A Ester l’ho detto che non deve essere troppo impetuosa: io mi sono calmata negli anni”, dice subito prima di raccontare del giorno in cui si presentò a casa della moglie di Sandokan (Francesco Schiavone, ex boss dei Casalesi) chiedendole se era vero che la voleva uccidere, come aveva sentito nelle intercettazioni. Marilena è stata minacciata, danneggiata, picchiata dai membri del clan dei Casalesi, “ma dal letto di ospedale scrivevo ancora più forte”. Sia Marilena che Ester parlano di come le organizzazioni criminali abbiano ormai colonizzato le istituzioni. Nell’agosto del 2011 Marilena si scagliò immediatamente contro la decisione del neoeletto sindaco di Casal di Principe, Pasquale Martinelli, di nominare come assessore esterno all’Istruzione e ai Beni Confiscati Angelo Ferraro, familiare di altri consiglieri arrestati in passato per associazione mafiosa. “Ognuno risponde di se stesso, non si può generalizzare”, fu allora la risposta del sindaco. Alla fine dello stesso anno, Alberto Ferraro era stato arrestato per voto di scambio e Pasquale Martinelli si era dimesso.

La prima minaccia di querela, invece, Ester Castano l’ha ricevuta dopo aver chiesto al sindaco di Sedriano, Alfredo Celeste, perché avesse scelto Nicole Minetti come madrina di un premio alla creatività femminile nel piccolo comune della provincia milanese. Per dodici mesi esatti, ogni volta che Ester scriveva un articolo per il settimanale Altomilanese, veniva chiamata dalla questura e invitata a smettere. Da ottobre 2011 a ottobre 2012, finché il sindaco non è stato arrestato per corruzione e Sedriano potrebbe diventare il primo comune della Lombardia a essere sciolto per infiltrazione mafiosa.

Francesca Viscone è un’insegnante di tedesco che, nel 2002, lesse sul Die Zeit un articolo che promuoveva una raccolta di “canzoni della malavita” descrivendo la mafia come “inevitabile patrimonio culturale del Mezzogiorno”. Lo stupore e l’orrore spinsero Francesca a pubblicare numerosi saggi in cui denunciava la strategia culturale della ‘ndrangheta, tesa a “ridurre la mafia a un fenomeno folkrostico”. Minacciata dall’autore della trilogia Francesco Sbano, ha trovato appoggio nell’associazione Ossigeno.

“La storia di Francesca fa capire come basti tirare un filo, per diventare scomodo. E le notizie diventano ancora più pericolose, se a scriverne è solo un giornalista”, conclude il presidente di Ossigeno Alberto Spampinato.