Magistrato lametino. Tratta da oltre venti anni processi di mafia. Ha diretto sino al 2014 l’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro, che ha competenza per i reati di mafia commessi in tutto il distretto della Corte d’Appello di Catanzaro (pari a circa due terzi della Calabria) e durante la sua reggenza sono state emesse numerosissime ordinanze custodiali nei confronti delle temibili associazioni a delinquere di stampo mafioso operanti sul predetto territorio e di settori ad esse contigui nell’ambito economico, istituzionale e politico. Riconoscimento pubblico dell’efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata è stato effettuato dal Consiglio Comunale di Lamezia Terme nella seduta del 10.6.2014 che ha evidenziato il raggiungimento in quel territorio dell’attenuazione della presenza e pressione mafiosa. Ha avviato a portato avanti con convinzione la battaglia per l’aumento di organico della DDA e dell’Ufficio GIP di Catanzaro necessari al perseguimento di migliori e più duraturi obiettivi nell’attività di contrasto alla mafia. In ragione della sua esperienza in materia è stata nominata in passato componente del Comitato Scientifico della “Commissione per la ricognizione ed il riordino della normativa di contrasto della criminalità organizzata”, istituita presso il Ministero della Giustizia e presieduta dal prof. Giovanni Fiandaca. Impegnata anche sul fronte delle pari opportunità, ha composto per otto anni il Comitato Pari Opportunità presso il CSM. Attualmente rivesta la carica di Vicepresidente dell’Associazione Donne Magistrato Italiane.