Cos’hanno in comune le organizzazioni criminali e la Chiesa di Roma? Com’è possibile che proprio nelle quattro regioni più devote di Italia, Sicilia, Calabria, Puglia e Campania siano nati questi fenomeni criminali così feroci? A queste e molte altre domande cerca di dar risposta lo spinoso lavoro di Salvo Ognibene. 

L’eucaristia mafiosa – La voce dei preti, opera prima di Salvo Ognibene, affronta il controverso rapporto tra mafia e Chiesa cattolica, una storia che va dal dopoguerra ai giorni nostri. Una storia decennale di silenzi e di mancate condanne, interrotta da rari moniti di alti prelati,
dall‟impegno di pochi ecclesiastici e da alcune morti tristemente illustri come quelle di padre Pino Puglisi e don Peppe Diana. La riflessione prende il via dal tema della ritualità come manifestazione
di potere: la processione come compiacenza; l’affiliazione come nuova religione; uomini di morte e di pistola con i santi sulla spalla. La fede di Provenzano nel libro di Dio, la Bibbia, ma anche l’ateismo
di Matteo Messina Denaro. Le due facce della mafia nello scontro con i mezzi di Dio. Pur percorrendo la linea già segnata da due grandi studiosi come Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, L’eucaristia mafiosa – La voce dei preti si presenta con un taglio diverso: non si basa su strutture, non dialoga con i sistemi, ma indaga la realtà di prima mano, interroga i protagonisti di questo dualismo e cattura le
‘voci’, gli esempi concreti del presente per rivalutare la missione e la posizione della Chiesa di oggi. Le voci dei religiosi – testimoni all‟interno del libro ripercorrono tutta l‟Italia: Monsignor Pennisi; Don Giacomo Ribaudo; Monsignor Silvagni; Don Gia como Panizza; Don Pino Strangio, Suor Carolina Iavazzo. Preti e suore che hanno preso posizione e hanno fatto del Cristianesimo, ognuno a modo proprio, uno strumento di lotta alle mafie.

L’eucaristia mafiosa

La voce dei preti

Un libro di Salvo Ognibene edito da Navarra Editore