È stato un incontro ricco di spunti e produttivo dal punto di vista delle nuove sinergie, quello che si è svolto nell’aula Villani del Suor Orsola Benicasa di Napoli e che ha spiegato cos’è e perchè TRAME Festival dei libri sulle mafie è una realtà che va sostenuta e partecipata.

Intorno ad un tavolo per una lezione speciale rivolta agli studenti del corso di storia delle mafie e del master in criminologia dell’ateneo napoletano: Armando Caputo -Imprenditore e Presidente Fondazione Trame, Silvio Lugnano – Direttore Scientifico Master in Criminologia Università Suor Orsola Benincasa che ha fatto gli onori di casa e portato i saluti dell’ intero Ateneo napoletano, Maria Teresa Morano – Coordinatrice regionale associazioni antiracket calabresi, Isaia Sales – Docente Storia delle mafie Università Suor Orsola Benincasa, Gaetano Savatteri – Direttore artistico TRAME Festival dei libri sulle mafie.

Un confronto tra studiosi delle mafie e gli attori che, in territorio di ‘ndrangheta, testardamente e quotidianamente sono impegnati in un cambiamento culturale e che porta in piazza la conoscenza, l’informazione, l’arte, in un Festival unico nel suo genere.

TRAME Festival dei libri sulle mafie, alla “ Giornata dei diritti” del Suor Orsola,  per ribadire l’importanza di un festival che, nella sua unicità di contenuti e di valori, riconosciuti ed apprezzati anche dal mondo accademico, è necessario per determinare un cambiamento. “Partire da uno sforzo culturale e di coscienza -afferma Gaetano Savatteri, direttore artistico del festival – è necessario per raggiungere obiettivi importanti, trovarci a parlarne oggi in un luogo di formazione ed educazione culturale, entrare in sinergia e aprire a nuove collaborazioni è il segno che la direzione è quella giusta”

Il riconoscimento di questo sforzo è venuto dallo studioso Isaia Sales, docente di Storia delle mafie al Suor Orsola Benincasa “un festival, quello di Lamezia, che segna un passaggio epocale, in cui la cultura dimostra di essere impegnata “contro” in mille modi. Parlare delle mafie non è così scontato, e oggi, come in nessun tempo, c’è oggi bisogno di farlo. La Storia ha spesso tralasciato molti aspetti del reale e in alcuni casi la letteratura ci ha aiutato più degli studiosi a parlare di Camorra, nel caso della Campania, al contrario, in Sicilia, il verismo ha tralasciato di raccontare per non raccontare di se stessi, c’è quindi un’esigenza di impiego delle parole che diventano informazione”.

Raccontarsi e non tacere è cosa che invece, nelle testimonianze di Maria Tersa Morano e Armando Caputo, ognuno per i loro importanti ruoli, è avvenuta e accade nel percorso di TRAME a scuola e nella posizione forte dell’ALA, che continua ad essere il motore del Festival.

Mille spunti dunque, per una collaborazione costruttiva che porterà a TRAME Festival dal 17 al 21 giugno prossimi giovani studenti del Corso di Scienze della Comunicazione, che da volontari potranno scoprire un territorio che, come ha affermato Sales “è terra di ‘ndrangheta, ma è un sud che combatte con le armi della cultura le organizzazioni criminali. Serve ai giovani per trasferire ad essi concetti reali e non virtuali di una società in costante ricerca di riscatto sociale”

Una nuova sinergia dunque, con un importante polo culturale e formativo che crea possibilità di strategie sociali propositive.

 

Per maggiori informazioni rimandiamo al sito: www.tramefestival.it

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