Ardeva d’odio. Una furia distruttrice gli rombava nelle orecchie, gli pompava nel sangue, aleggiava nell’aria tutto intorno a lui. Odio puro, ancestrale, invincibile. Il peso che gli aveva oppresso lo stomaco per tanto tempo, il mattone che gli schiacciava il diaframma e gli bloccava i polmoni era scomparso. Era libero, leggero, determinato, adesso. Nessuna paura, nessuna angoscia. Solo limpida voglia di uccidere.

Buttò via le coperte e saltò in piedi. Era il giorno, era il momento. Basta. Nessuno l’avrebbe più umiliato, niente gli faceva paura. Nudo, si guardò nello specchio della camera da letto, quello specchio dove sua moglie si era contemplata tutti i giorni per diciotto anni, prima di andarsene, di lasciarlo solo nel suo inferno privato. Anche lei. Anche lei doveva pagare. Non aveva capito, non aveva saputo aspettare… E Sofia, quella troia. La fitta improvvisa allo stomaco lo piegò in due e si costrinse a pensare ad altro. Non oggi. Quel giorno chiudeva i conti con tutti.

Si guardò le spalle muscolose, le braccia nodose come rami, solcate di vene che spiccavano come serpenti, i pettorali ancora sodi, si soffermò spietatamente sugli addominali che cominciavano a rilassarsi, sul pene flaccido e vizzo, sulle gambe snelle, tornite, che cominciavano a perdere peli sui polpacci. Dalla caviglia sinistra, il tatuaggio del cobra saliva fino al ginocchio, il cappuccio gonfio, la bocca spalancata con i denti sottili che stillavano veleno, la lingua forcuta saettante dipinta di un rosso che cominciava a sbiadire nel rosa. Micidiale, implacabile. Il suo totem.

Il libro

Pagina tratta da “Nel mondo di mezzo. Il romanzo di Mafia Capitale”
Autore: Massimo Lugli
Editore: Newton Compton
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Un uomo impazzito di rabbia e di umiliazione che si affaccia alla finestra con una carabina pronto a sparare sui passanti. Inizia così il nuovo romanzo di Massimo Lugli ispirato alle vicende di mafia capitale. Marco Corvino, cronista di nera alle soglie della pensione e alter ego dell’autore si troverà alle prese con un complesso intreccio criminale fatto di usura, omicidi, corruzione.  Tre bande diverse si contendono, tra intrighi e sanguinose imboscate il predominio della città. Passo dopo passo il giornalista e gli investigatori ricostruiranno una trama di malavita che lascerà il campo a un unico boss, il solo in grado di gestire la rete perversa di mazzette, politici asserviti ai clan e prestiti capestro. Tutti i personaggi,  per quanto di fantasia, sono facilmente riconoscibili a chi ha seguito le ultime vicende della cronaca nera e giudiziaria capitolina. Per Marco Corvino,  affiancato da un affascinante criminologia,  sarà una sfida che metterà a rischio la sua stessa vita.

Con l’istinto del grande cronista, Massimo Lugli ha trasformato in romanzo il mondo di “mafia capitale” Corrado Augias