«A venticinque anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, il presidente del Senato apre l’album dei ricordi e racconta protagonisti, vicende, trionfi e battute d’arresto di quattro decenni di lotta a Cosa Nostra vissuti in prima linea».

6 gennaio 1980, Epifania. Il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, viene ucciso a colpi di pistola. “In quella tremenda occasione e per le indagini successive ebbi modo di conoscere suo fratello Sergio. Io ero un giovane magistrato, lui un giovane professore di diritto. Mai avremmo potuto immaginare che gli imprevedibili percorsi della vita ci avrebbero condotto nella solennità del Salone dei Corazzieri del Quirinale, trentacinque anni dopo.” Tra questi due momenti evocati da Pietro Grasso, oggi presidente del Senato, si svolge una vita intera di impegno contro la mafia: il maxiprocesso, di cui Grasso è stato giudice a latere e ha scritto le settemila pagine di motivazione della sentenza, gli incarichi alla Procura nazionale e a Roma, le indagini, le catture, le collaborazioni. In questo libro straordinario, che esce in occasione dei venticinque anni dagli attentati ai giudici Falcone e Borsellino, Grasso ripercorre le vicende più emozionanti della sua storia professionale, in una carrellata di ritratti dal vero, perché appartenenti a personaggi da lui conosciuti e frequentati, in cui troviamo alcuni dei più sanguinari boss (da Provenzano a Bagarella), i più importanti collaboratori di giustizia (da Buscetta a Spatuzza), i grandi protagonisti dell’antimafia, spesso martiri (da Rocco Chinnici a Pio La Torre, da Carlo Alberto dalla Chiesa a don Pino Puglisi). E, naturalmente, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Il libro

Pagina tratta da: Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia

Autori: Pietro Grasso

Editore: Feltrinelli