Sessanta giovani di San Mango hanno visitato Reggio Calabria, ascoltato le testimonianze Antiracket, conosciuto meglio Trame.Festival
Una domenica speciale quella che parte da San Mango e lungo la A3 arriva a Reggio Calabria. A bordo di un pullman protagonisti sessanta giovani del comune catanzarese messi a confronto sulle realtà coraggiose dei testimoni antiracket dell’associazione ALA Onlus e la bellezza dell’arte, della storia e dei borghi della costa Calabrese.
“Incontriamoci” questo il nome assegnato al viaggio patrocinato dall’Amministrazione Comunale di San Mango e organizzato con attenzione da Antonio Chieffallo per “far conoscere ai nostri giovani le realtà impegnate seriamente e fattivamente contro la ‘ndrangheta, questo era il nostro obiettivo –dice Chieffallo- Indurli all’ascolto dei testimoni che ogni giorno impegnati nella denuncia con un metodo innovativo e lontano da stereotipi. Coniugare la denuncia alla bellezza del territorio per far scoprir loro il meglio della nostra terra.” E alle parole di Chieffallo sono seguiti i fatti. La visita al nuovo Museo Archeologico di Reggio Calabria è stato il primo step. Un passaggio che dall’archeologia Magno Greca custodita nei reperti provenienti dalle colonie greche di Calabria e la visita ai Bronzi di Riace e poi una passeggiata sul”kilometro più bello d’Italia” prima di approdare da Filippo Cogliandro alla “A”accademia gourmet per il pranzo.
Armando Caputo, Maria Pia Tucci, Alessandra Renda con il coordinamento di Antonio Chieffallo hanno raccontato la denuncia, promosso il consumo critico e invitato i giovani di San Mango a conoscere meglio Trame.Festival. “L’informazione ci permette di conoscere la realtà e di poter operare una scelta precisa –dice Armando Caputo, presidente dell’associazione antiracket Lamezia Onlus- scegliere di denunciare è doveroso ma è ancora più importante sapere dove spendere i propri soldi, non essere cassa per quelle imprese che sono affiliate alla criminalità organizzata è già un passo importante”.
Contenitore di libri e di studio, Trame.festival che ha fatto da trait d’union per questa domenica speciale, è stato presentato grazie alla testimonianza di Alessandra Renda e Maria Pia Tucci, “l’invito è venire a Lamezia per recuperare la socializzazione positiva che Trame.Festival è in grado di costruire. Un legame che diventa familiare e che regala alla città un volto pulito fatto di impegno, di conoscenza e di opportunità”
L’amministrazione comunale di San Mango D’Aquino si è espressa con le parole del suo presidente del Consiglio Luca Marrelli “ringrazio la Fondazione Trame che ha consentito ai nostri giovani di conoscere realtà vere di lotta alla criminalità. Regalandoci una giornata davvero speciale e che in futuro vedrà altre collaborazioni per garantire la crescita sana del nostro territorio”. E poi c’è Filippo Cogliandro, che racconta con semplicità coraggiosa la sua storia, dal momento in cui qualcuno gli si è presentato dicendogli “Se hai pagato qualcuno per la tua tranquillità sappi che da ora in poi dovrai pagare noi” ad oggi, nel suo splendido locale, da dove ancora promuove, con la sua presenza e la sua attività un’alternativa possibile al malaffare e alla sottomissione.
E la giornata si finisce con un bagno nelle acque di Scilla, una visita al Castello Ruffo e agli scorci panoramici che regala Chianalea poi il ritorno verso casa.
Assegnata così al calendario, come la prima tappa di Trame.OFF il 6 settembre, La Fondazione Trame segna questa domenica di fine estate come un’esperienza ricca di ascolto e di sollecitazione al bello e alla scelta possibile di una Calabria più libera.