“TRAME A SCUOLA – IL MIO IMPEGNO CONTRO LE MAFIE” – 

Lenzuola per la legalità  al Teatro Grandinetti venerdì 5 giugno ore 9.30 

Venerdì 5 giugno alle ore 9:30, presso il Teatro Grandinetti,  “Trame a scuola – Il mio impegno contro le mafie” raccoglie i frutti di un percorso di legalità che ha portato molti Istituti scolastici lametini a diventare parte integrante di Trame.5 Festival dei libri sulle mafie che prenderà il via il 17 giugno prossimo, ma che di fatto, offre un anticipo con la manifestazione che vedrà protagonisti gli alunni degli Istituti Comprensivi: Manzoni-Augruso, Nicotera-Costabile, Don Milani, Perri-Pitagora, Borrello-Fiorentino e di S. Eufemia.

A presentare sarà Valeria D’Agostino di Manifest, interverranno per la Fondazione Trame Armando Caputo oltre a Maria Teresa Morano e alla prof.ssa Maria Teresa Pirelli che in questi mesi, in stretta collaborazione con i tutor interni delle scuole e grazie alla disponibilità dei dirigenti scolastici, hanno sollecitato alle tematiche della legalità gli alunni presentando loro i protagonisti della denuncia, aprendo alla visione del film di PIF “La mafia uccide solo d’estate” e lanciando semplici dibattiti con i più piccoli che hanno portato alla realizzazione di elaborati più o meno complessi, gli stessi che saranno presentati durante la giornata di venerdì prossimo al Teatro Grandinetti.

Il mio impegno contro le mafie” prende infatti le forme di una “lenzuolata” simbolica, su cui saranno incise le lettere della legalità realizzate dalle Scuole Primarie, mentre libera espressione è stata lasciata ai ragazzi delle Scuole secondarie di primo grado.

“Un particolare grazie – espresso dalla referente del progetto Maria Teresa Morano - a tutti i dirigenti scolastici e alle insegnanti che hanno seguito gli alunni nel corso di realizzazione del progetto. Questo è un segnale importante per la Città, che trova terreno fertile per le tematiche legate alla legalità nei più giovani e che, con un segno tangibile diventeranno protagonisti del Festival Trame in questa sua quinta edizione, colorando con le idee dei ragazzini i balconi della Città durante il Festival. E poi  grazie soprattutto a loro, ai giovani, che con coscienza si sono dedicati, con curiosità hanno fatto domande per poter conoscere meglio la realtà in cui vivono, con attenzione hanno ascoltato i protagonisti della denuncia, elaborando i contenuti e tirando fuori un prodotto qualitativamente ed eticamente notevole”