Dopo le donne di mafia, ecco i loro figli. Bambini e bambine, ragazzi e ragazze cresciuti secondo i dettami dell’educazione mafiosa. Bambini a metà. Figli della ‘ndrangheta è l’ultimo libro della giornalista Angela Iantosca, una raccolta di storie di vita intense, brucianti che raccontano una realtà sommersa, dimenticata tra le pieghe delle vicende abitate dagli adulti.

Iantosca, Muraca

Insieme all’autrice ne hanno parlano, coordinati dal giornalista Maurizio Bonanno, il regista Fernando Muraca e Rachele Iovine dell’associazione Soroptimist, associazione che ha lanciato la campagna a favore dei bambini arruolati dalla mafia, per insegnare loro un linguaggio diverso da quell’unico da loro acquisito fatto di armi e violenza.

L’interessante colloquio tra gli interlocutori, ha svelato anche qualche anticipazione come il progetto cinematografico tra il registra Fernando Muraca e Angela Iantosca ispirato alle storie  narrate nel libro.

Bambini a metà. Figli della ‘ndrangheta è un libro che apre a molte domande, prima fra tutte “cosa posso fare io?” e che propone l’amore come ricetta contro la ‘ndrangheta, attraverso la riscoperta delle parole madre, padre, figlio, parole svuotate dalla dialettica mafiosa.