Durante il Festival Trame cinque appuntamenti con le video-inchieste realizzate dai giovani partecipanti

Al primo incontro della IX edizione del festival è stato presentato nel Chiostro di San Domenico il progetto Visioni Civiche, realizzato da Fondazione Trame in collaborazione con ALA (Associazione Antiracket Lamezia Onlus). Sono intervenuti Valentina De Grazia, coordinatrice del progetto, Rosy Battaglia, giornalista di Cittadini Reattivi e Salvatore Curcio, Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme. Il corso di giornalismo civico-partecipativo è stato vincitore del bando Prendi Parte! Agire e pensare creativo ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’inclusione culturale dei giovani nelle aree caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale. Cinque saranno gli appuntamenti, uno ogni sera, in cui verranno presentate le inchieste realizzate sul territorio dai ragazzi sui temi: spopolamento, rifiuti, beni culturali, neet- disoccupazione giovanile e dissesto idrogeologico. L’obiettivo ultimo è quello di “far aprire gli occhi” a tutti i cittadini nel momento buio in cui Lamezia vive, a causa del terzo scioglimento del Consiglio comunale.

Da ottobre il progetto ha coinvolto alcuni giovani, lametini e non, in un percorso di formazione al linguaggio documentaristico, al giornalismo d’inchiesta e alla partecipazione attiva e democratica della città. Un percorso di 8 mesi e oltre 260 ore di lezione, con incontri con giornalisti ed esperti, realizzato in collaborazione con l’associazione Cittadini Reattivi, che ha fornito ai 26 partecipanti gli strumenti per trovare storie e informazioni, e documentare la realtà partendo dai bisogni dei cittadini, con il fine, non secondario, di contaminare la comunità e riattivare la partecipazione attiva dei cittadini alla vita di Lamezia.

Secondo Rosy Battaglia il lavoro svolto dai partecipanti al progetto ha restituito al territorio delle giovani menti, con occhi per guardare e denunciare, attraverso le loro inchieste, i problemi più importanti che hanno colpito il lametino e le realtà calabresi. Il Procuratore Curcio ha apprezzato molto il progetto di Visioni Civiche, ricordando che il cambiamento non può che partire dai ragazzi, recuperando un senso etico di cittadinanza. «Alla Calabria serve una rivoluzione culturale – ha affermato il procuratore – questa nostra regione è piena di giovani che, però, non si impegnano civicamente. Sono proprio i silenzi e l’indifferenza che nutrono la mafia relegandoci in questa situazione di stallo». Non ci sono più alibi e non ci si può più giustificare con l’astrazione mentale che vede lo Stato come soggetto terzo. Secondo Curcio bisogna indignarsi, impegnarsi, lottare in prima fila e denunciare
costantemente. «Noi lametini dobbiamo ritrovare il senso di giustizia che abbiamo perduto, anche attraverso percorsi come quello di Visioni Civiche» ha affermato. Il Procuratore Curcio, inoltre, è rimasto colpito dai versi di Levi che hanno ispirato il tema di questa edizione, “Voi che vivete sicuri” è il filo logico e sottile che lega il Festival Trame alla situazione attuale vissuta dalla città di Lamezia Terme, riflesso di quello che succede in tutta la Calabria.

Myriam Zangari

intervista a Rosy Battaglia

intervista a Salvatore Curcio