Il  tempi di inchieste come Mafia Capitale, nel dibattito pubblico sembrano ritrovare una qualche attenzione temi come quello della presenza dei poteri forti criminali sui  territori o dentro le decisioni pubbliche con effetti visibili su popolazioni, istituzioni e città. Entro questo quadro, il volume ripensa e riordina il senso e i risultati di una lunga ricerca su urbanistica e criminalità organizzata nella prospettiva di comprendere , sopratutto  responsabilità e indirizzi per la pratica urbanistica nei territori per certi versi contesi al sistema di potere e governo delle consorterie criminali. L’attenzione di concentra, in particolare, su apprendimenti e indirizzi potenzialmente utili alla lettura e al trattamento delle questioni che oggi sembrano poste, oggi anche al di fuori delle aree tradizionali di infiltrazione del Mezzogiorno. L’ipotesi di lavoro essenziale è che tutto questo riguardi, in maniera non residuale, l’azione di urbanisti, pianificatori, studiosi e docenti. Infatti, nella evidente sottovalutazione scientifica e nella iper-rappresentazione mediatica dei poteri criminali, nell’apparente incapacità di trasformare e cambiare i contesti contesi alle organizzazioni criminali si aggrava la condizione di irrilevanza e inefficacia dell’azione dei planner. L’obiettivo, quindi, è quello di fornire un contributo teorico su aspetti cruciali  ma, anche formulare indicazioni utili per le pratiche urbane di contrasto. Offrendo argomenti e suggerimenti ai fini dell’accumulazione di una consapevolezza e di un sapere tecnico dei planner che non consideri poteri criminali come eventualità remote e inattese sui futuri e sui governi delle nostre città, ma che si attrezzi, invece a costruire conoscenza esperta in grado di agire con efficacia nei molti territori diversamente contesi ai poteri criminali.

 

Il libro

Pagina tratta da: La notte della città. Storie di ordinaria collusione e di tre scioglimenti

Autori: Daniela De Leo

Editore: Franco Angeli