«Quello  che  l’Italia  e  l’Europa  non  vogliono  sentire  e  vedere  emerge  in  maniera  drammatica  dalle  testimonianze  raccolte  da  Francesco  Viviano  e  Alessandra  Ziniti,  due  giornalisti  che  da  anni  portano  all’attenzione  dell’opinione  pubblica  una  situazione  che  non  può  più  lasciarci  indifferenti».

Gli  accordi  stipulati  dal  nostro  governo  con  quello  di  Tripoli  e  con  le  tribù  locali  hanno  ridotto  gli  sbarchi  ma  hanno  intrappolato  in  Libia  centinaia  di  migliaia  di  migranti,  ridotti  a  schiavi  e  soggetti  a  ogni  tipo  di  tortura.  Donne  e  bambine  violentate,  costrette  a  prostituirsi,  giovani  in  fuga  dai  loro  paesi  e  trasformati  in  torturatori  crudeli,  assenza  di  qualsiasi  diritto.  L’inferno  esiste,  ed  è  in  Libia.  I  racconti  di  questo  libro  arrivano  da  coloro  che  sono  miracolosamente  riusciti  a  sfuggire  ai  lager  libici,  e  in  alcuni  casi  a  individuare  i  loro  torturatori  e  ad  assicurarli  alla  giustizia  italiana.  Ma  non  c’è  giustizia  che  possa  riscattare  chi  ha  perso  qualsiasi  dignità.  Dobbiamo  fermare  questa  tragedia,  non  favorirla  contrastando  chi  in  ogni  modo  cerca  di  contenerla,  come  le  organizzazioni  umanitarie  che,  accusate  addirittura  di  accordi  con  i  trafficanti,  sono  costrette  in  buona  parte  a  ritirarsi,  lasciando  campo  libero  alla  guardia  costiera  libica,  che  riporta  nei  lager  gli  scampati  alla  morte  in  mare.  Un  incubo  senza  fine.  Nonostante  l’encomiabile  impegno  della  nostra  marina  militare,  che  da  anni  si  prodiga  per  salvare  quante  più  persone  possibile.

 

Il libro

Pagina tratta da:Non lasciamoli soli. Storie e testimonianze dall’inferno della Libia

Autore: Francesco Viviano, Alessandra Ziniti

Editore: Chiarelettere