Tony Gentile, Ferdinando Scianna, Gaetano Savatteri al Festival dei beni confiscati di Milano. Domenica 8 novembre Trame Off a Milano. Sede dell’associazione Suoni Sonori onlus.

In questo luogo, uno dei beni immobili confiscati alle mafie della città di Expo, l´arte ha preso il posto al malaffare, “La mafia non esiste. Firmato la mafia: è il titolo di dell´appuntamento in cui Trame festival fa il tutto esaurito della sala di via Curtatone.

Patrocinato dal Comune di Milano, assessorato alle politiche sociali presieduto da Pier Francesco Majorino, il Quarto festival dei beni Confiscati alle mafie inaugura un nuovo percorso tra due realtà che promuovono la Cultura come antidoto alle criminalità organizzate. Da nord a sud.

Gaetano Savatteri e Ferdinando Scianna raccontano “la guerra” narrata negli scatti di Tony Gentile, il fotoreporter che immortalò il sorriso complice di Falcone e Borsellino.

“La guerra – una storia Siciliana” edizioni postcart è l´occasione per parlare di fotografia, ma anche di prosa e di realismo narrativo che vuol dire saper raccontare per immagini la storia.

E dai protagonisti di questo racconto e di Trame Off a Milano viene fuori una vera e propria lectio magistralis sull’arte fotografica.

“Scattare – dice Scianna- è raccontare. E Tony Gentile racconta nel suo libro un tema forte quale è la guerra, ma riesce a trasmetterne anche il suo riflesso, cioè ciò che quella guerra ha prodotto, e – suggella Scianna- un fotografo è uno che racconta la storia, e la storia della guerra siciliana firmata mafia non é solamente nel morto ammazzato ma essa avviene attorno ai fatti, che di per se vengono raccontati dai giornalisti nel momento in cui essi avvengono. Mentre nei gesti immortalati da Tony Gentile vi è complessità degli avvenimenti intorno ai fatti. Lo scatto è la capacità di raccontare il mondo intorno”. Il morto ammazzato è la notizia, l´intorno è la realtà che fa i conti con il quotidiano.

E mentre scorrono le immagini in video proiezione Tony Gentile regala al numeroso pubblico che affolla la sala di via Curtatone i perché della scelta di quegli istanti piuttosto che di altri. Scelte di chi sà che sta fotografando la storia, che ha ben chiaro il percorso di quei protagonisti e di quella piazza, dei luoghi, del passante come del politico o del magistrato di turno di cui è chiamato a raccontare in uno scatto.

Un viaggio affascinante nella Sicilia in guerra, quella senza sangue che apparentemente non produce notizia, ma che è riflesso probabilmente di un qualcosa di più eclatante. La fotografia – incide ancora Scianna- sta alla storia come il frammento allo specchio intero.

Tony Gentile racconta con la passione e la professionalità , ma anche con l´umiltà che lo contraddistingue, la Sicilia abusata, occupata, la Sicilia della solitudine di Giovanni Falcone e dei mille volti noti e non di quegli anni che videro protagonisti gli uomini della prima Repubblica, da Lima ad Andreotti e lascia il segno anche nell’appuntamento milanese di Trame Off con un libro complesso ed efficace, in grado di raccontare il prodotto di grigiume e morte delle mafie alla pari di un racconto.