I bambini nella rete della ‘ndrangheta Diletta Pistono e Antonella Inverno, scrittrici e collaboratrici di Save The Children, sono le protagoniste dell’incontro “I bambini nella rete della ‘ndrangheta”, dove hanno presentato “Atlante dell’infanzia a rischio 2018. Le periferie dei Bambini”. Un libro totalmente incentrato sulla visione del mondo dei bambini e su quali fattori mettano a rischio la loro crescita ed educazione. Appena iniziato il suo intervento, Diletta Pistono ha sottolineato l’importanza di provare a vedere l’Italia con gli stessi occhi dei bambini: di quali diritti possono godere e soprattutto cosa crea disuguaglianze tra di loro e come poterle combattere. Queste ultime in particolare vengono paragonate a delle “periferie”, non solo territoriali ma anche politiche, economiche e sociali, che vanno ad influire fortemente sulla crescita del bambino stesso. La periferia, dove i bambini sono tenuti ai margini, è quasi sempre caratterizzata da servizi e strutture insufficienti per la corretta educazione, pervase dalla criminalità organizzata, che silenziosamente si insinua nelle vite dei bambini che iniziano a vedere in modo sempre più incerto il futuro. Ma il dato forse più preoccupante, riporta Antonella Inverno, è che ogni qual volta viene chiesto ai bambini cosa sia per loro la sicurezza, la risposta più comune è poter andare a dormire senza avere paura di essere svegliati nella notte da sparatorie o retate, fatte per arrestare familiari o amici. Allontanare i bambini dai loro territori, continua la scrittrice, non è una vittoria, ma anzi una sconfitta, poiché recidere improvvisamente i legami fatti nella propria terra può avere solo effetti negativi e devastanti. Un altro elemento importante molto spesso sottovalutato da tutti, aggiunge il terzo protagonista dell’incontro, lo scrittore Danilo Chirico – che presenta il libro “Under” – è l’utilizzo dei social network da parte dei ragazzi. In particolare da parte dei più giovani componenti dei clan mafiosi, che ostentano, per avere un degno seguito, le loro gesta condividendo post e storie Instagram. Un po’ come i grandi boss degli anni ’80 che esaltavano le loro azioni per destare ammirazione agli occhi dei compaesani, andando però contro la segretezza caratteristica dei clan. Tutti e tre gli scrittori condividono lo stesso pensiero, la crisi educativa parte quasi sempre dalla famiglia. Antonella Inverno racconta un episodio riferitole da un’assistente: «quando ho cercando di fermare dei bambini che scuoiavano un cane, la madre mi ha bloccata dicendo: “Lascia fare che si devono abituare”». Ma in questa drammatica situazione gli scrittori vedono un bagliore di speranza: Danilo Chirico punta sulla creatività dei giovani, dai quali può nascere il vero sviluppo, Diletta Pistono pensa invece che bisogna investire sulle aree più abbandonate e mal gestite; ma l’antidoto migliore contro questa povertà è sicuramente educare i bambini ad essere cittadini attivi che valorizzano il proprio territorio, perché come dice l’autrice stessa «il territorio non è nostro, il territorio siamo noi».

il VIDEO

Intervista a Antonella Inverno, Diletta Pistono e Danilo Chirico

Chiara Mastroianni